Un invito accettato senza troppe esitazioni. Non deve essere stato difficile per Ursula Von der Leyen dire sì all'Università in cui ha insegnato il Capo dello Stato Sergio Mattarella, Diritto parlamentare per la precisione. La presidente della Commissione Europea, ovvero la donna più potente del mondo secondo Forbes, sarà in città per aprire l'anno accademico il 23 febbraio assieme al presidente della Repubblica. Un colpaccio per Unipa. E gran lavoro per il rettore Massimo Midiri ma anche (moltissimo) per il prefetto Maria Teresa Cucinotta. Solo ieri si è aperta una breccia nel riserbo delle istituzioni che stanno organizzando l'accoglienza. Non era trapelato nulla nemmeno alla conferenza stampa allo Steri nei giorni scorsi, quando è stata descritta la nuova offerta formativa delle facoltà cittadine. E invece l'organizzazione andava avanti da mesi. Ci sarà una cerimonia solenne nell'aula magna di Ingegneria. La Von der Leyen avrebbe chiesto che metà dei 500 posti a sedere sia riservata agli studenti. È soprattutto con loro che ha voglia di confrontarsi sulle sfide del futuro. Esperienza che ha già fatto alla Bocconi di Milano lo scorso dicembre.
Il tandem con Mattarella è un vero e proprio regalo agli studenti siciliani e al corpo docente di un ateneo pubblico che prova ad accelerare nella rifondazione dei criteri di innovazione e sostenibilità. Per Mattarella è un ritorno a casa, sebbene le sue visite si distinguano sempre per sobrietà e discrezione. Ma per Von der Leyen sarà tutta una scoperta. La presidente della Commissione chiede racconti concreti. Troverà a riferire lo stato dell'arte professori come Maurizio Cellura, a capo del Centro di sostenibilità e transizione ecologica di Unipa e tre ricercatori selezionati fra i più talentuosi nel lavoro accademico. L'acronimo Pnrr sarà citato più volte. Unipa è in corsa con progetti per 140 milioni. Piccole confidenze vengono centellinate da docenti coinvolti: dopo la cerimonia di apertura dell'anno accademico ci sarà un incontro con un gruppo di dottorandi. Molto atteso.
È previsto un dialogo, tutto in lingua inglese, sugli studi in corso in una Università al centro del Mediterraneo. La presidente della Commissione europea vuol sentire musica per le sue orecchie costernata com'è per la guerra in Ucraina. Come dimenticare che l'Italia è il paese con la maggiore dotazione di fondi europei per la ripresa post pandemia? Il Sud è il luogo della grande scommessa. In un momento in cui la sfida europea coglie la Sicilia un po' più libera dall'incubo della mafia, dopo la cattura del boss Matteo Messina Denaro, stanato proprio dagli investigatori palermitani. Von der Leyen toccherà l'argomento e Mattarella che ha patito la violenza mafiosa su di sé, le darà un assist? E ancora, ci sarà tempo per rivolgere lo sguardo ancora più a Sud, verso Lampedusa dove approdano continuamente aspiranti europei in cerca di futuro?
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