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Palermo, pattinaggio su ghiaccio al Giardino Inglese: si chiude. Scontro gestore-sovrintendente

Guglielmo Correnti dice che la richiesta di proroga è stata respinta senza motivo. Selima Giuliano ribatte: «Ha installato strutture varie senza autorizzazione»

La fila al Giardino Inglese in una delle foto postate da Correnti

È polemica tra il gestore della pista di pattinaggio sul ghiaccio al Giardino Inglese di Palermo e la soprintendente per i beni culturali di Palermo. Uno scontro social.

Il primo attacco è arrivato da parte del gestore della pista, Guglielmo Correnti, che ha affermato di avere chiesto una proroga fino all’8 gennaio, proroga respinta a suo dire senza un motivo. Correnti ha anche pubblicato un video e foto in cui mostra la lunga coda per l'accesso all'impianto di pattinaggio.

Oggi è arrivata la replica della sovrintendente Selima Giuliano. «Da giorni il gestore (temporaneo) della pista di pattinaggio sul ghiaccio del Giardino Inglese fa video su Facebook e post in cui attacca la soprintendenza per aver negato la proroga fino a giorno 8 gennaio - si legge in un post della sovrintendente sulla propria pagina Facebook -. E allora a questo punto fb lo uso anche io per dire le cose come stanno. Il gestore, che ricordo essere un privato che usa a fini commerciali uno spazio pubblico nel centro di Palermo, non ha seguito, così come prevedono le norme, le prescrizioni date dal mio ufficio nel parere autorizzativo e in più ha installato dentro lo spazio del giardino strutture varie senza autorizzazione».

«Strutture - continua - che gli sono state contestate e fatte smontare dalla polizia municipale. Per queste ragioni quando ha chiesto la proroga dall’1 gennaio a giorno 8 gennaio gli è stato dato parere negativo. Non un capriccio o volontà di “inibire la crescita economica di questa terra” (cito testualmente), ma l'applicazione di norme e regole. Nonostante questo però è rimasto fino a giorno 6 notte. Solo oggi ha chiuso l’impianto che smonterà spero a breve. Caro signor gestore, nel ringraziarti per avere comunicato nel tuo video dove abito (cosa per cui mi riservo di adire le vie legali), mi auguro che smonti presto e il Giardino Inglese torni di tutti. Io sono per il rispetto delle regole e norme sempre e comunque ma a volte mi pare che siamo in pochi a pensare così».

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