Il doppio concerto di Vasco Rossi del 22 e 23 giugno prossimi, allo stadio Barbera di Palermo, continua a suscitare polemiche in sede politica. Due consiglieri comunali d’opposizione, Ugo Forello e Giulia Argiroffi (gruppo Oso), hanno predisposto un’interrogazione e una segnalazione alla Corte dei conti, paventando il danno erariale: «Non si può accettare - dicono - che gli organizzatori dell’evento e la società Palermo calcio, trincerandosi dietro un illegittimo patto di riservatezza, non abbiano comunicato la cifra che verrà versata alla società sportiva perché la gran parte di questi denari dovranno essere corrisposti al titolare del bene, ovvero il Comune di Palermo. La società sportiva non ha, infatti, alcun titolo per realizzare un profitto del genere a danno della collettività».
Per i due consiglieri, la condotta adottata finora, secondo la convenzione sottoscritta, potrebbe portate alla risoluzione automatica della concessione dello stadio. «È ovvio che noi non vogliamo questo, ma bisogna fare chiarezza su quanto è avvenuto e anche sulla situazione dei canoni concessori, se sono stati finora regolarmente pagati o meno». Duro l’attacco alla giunta: «Il sindaco Roberto Lagalla e gli assessori competenti - dicono Forello e Argiroffi - ignorano del tutto il contenuto della concessione in uso dello stadio Barbera, approvata il 24 luglio 2020. È ovvio, quasi banale, sottolineare l’importanza che i grandi eventi tornino a Palermo. Ma lo stadio è del Comune, al quale spetta la gestione per manifestazioni non sportive. In una città che attraversa una crisi economico-finanziaria senza precedenti, con strade, marciapiedi e interi quartieri in totale degrado, ottenere un ingente corrispettivo economico per il concerto di Vasco, sarebbe una cosa assolutamente normale».
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