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Il ponte antico demolito tra Mezzojuso e Ciminna, la Regione: si decise così dopo le esondazioni del 2018 e 2019

Il ponte Garziolo prima della demolizione

A decidere la demolizione del ponte medioevale tra Mezzojuso e Ciminna, in provincia di Palermo, sono stati nel 2021 l’allora sindaco metropolitano di Palermo e i sindaci degli Comuni interessati, con il via libera della Soprintendenza ai Beni culturali del capoluogo siciliano, per consentire il deflusso dell’acqua del torrente Azzirolo ed evitare esondazioni.

Lo ha spiegato all’Agi l’assessore regionale ai Beni culturali Elvira Amata, indicando che era stata l’Anas a chiedere una variante nell’ambito dei lavori di ammodernamento della strada statale n.121 Palermo-Agrigento «dopo i fatti tragici che hanno accompagnato le gravi esondazioni del 2018 e del 2019».

L'associazione Bc Sicilia, che ha sollevato il caso, parla di un pregevolissimo ponte di origine medievale, chiamato Ponte Garziolo e risalente al XIV secolo, che permetteva di oltrepassare il torrente Azziriolo.

«La variante, motivata dalla tutela della pubblica incolumità e per "causa di forza maggiore" - ha aggiunto Amata - si è resa necessaria nell’ambito degli interventi di sistemazione idraulica dei principali corsi d’acqua in cui si sono verificate le esondazioni che hanno richiesto la ridefinizione della sezione fluviale e la messa in sicurezza degli ambiti per prevenire rischi alla pubblica sicurezza. La decisione di autorizzare la demolizione, peraltro, è stata condivisa e approvata in sede di Conferenza dei Servizi alla presenza di tutti i soggetti coinvolti, compresi la Città Metropolitana di Palermo e i sindaci, i quali hanno convenuto sulla necessità dell’intervento per garantire la messa in sicurezza della strada di collegamento strategica e a grande percorrenza».

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