Dimmi come ti chiami e ti darò una ...identità. Accelera il trend dell’Anagrafe rimasta intrappolata nella maglia del Covid e degli appuntamenti cadenzati con il pubblico. Su tutti svetta l'Ufficio centrale di viale Lazio, che dalla mattina ai pomeriggi, compreso quello in apertura straordinaria, ha lavorato in due settimane di piano smalti-file 718 carte d'identità. A seguire, per mole di tessere rilasciate, ci sono le postazioni decentrate di Borgonuovo con 402 e Brancaccio che si attesta su quota 309. Tutti gli altri sportelli, sono dieci in totale, hanno comunque una buona media: circa 200. Il bilancio dei primi 15 giorni di aperture pomeridiane straordinarie fa ben sperare: se si mantiene il trend, a fine anno non dovrebbero restare residui del sistema delle prenotazioni, reso obbligatorio dalla pandemia. Dal 9 gennaio, poi, si passa al turno fisico.
Si abbassa già la soglia di utenti prenotati a tempo infinito per ottenere il documento di riconoscimento: a fine ottobre erano 9.200, un esercito infuriato e sgomitante, che dopo la velocizzazione del Comune, ora sembra avere deposto le armi della protesta scoppiata prima che partisse il piano straordinario Che prevedeva alcune aperture pomeridiane straordinarie nelle postazioni decentrate proprio per smaltire le lunghe code oggi nel restano sui tavoli dei dipendenti circa 7.000.
In tutto, quindi, sono state tremila dal 1 novembre al 15 le tessere rilasciate tra turni mattutini e pomeridiani regolari e turni pomeridiani aggiuntivi.
Un servizio di Connie Transirico sul Giornale di Sicilia in edicola oggi
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