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Patto per il Sud, Cgil: a Palermo a rischio trenta milioni di fondi per le scuole

Piero Ceraulo - Cgil

«Rischiano di non potersi trasformare in opere, perché i termini scadono tra due mesi, a fine dicembre, e le gare non sono state ancora bandite, sono i 30 milioni previsti dai fondi destinati dal Patto per il Sud a due grandi poli didattici per Palermo, uno da realizzarsi nell’area sud, nel territorio di Brancaccio, seconda circoscrizione, con tre sezioni di scuola dell’infanzia, dieci classi di scuola elementare e quindici classi di scuola media e uno per l’area nord, tra viale Venere e via Marinai Alliata, con quattro sezioni di scuola dell’infanzia, dieci classi di scuola elementare e quindici classi di scuola media».

Lo afferma una nota della Fillea e della Flc Cgil Palermo. «Dal 2016 a oggi la città di Palermo avrebbe potuto utilizzare queste risorse, che non sono le uniche transitate al Sud. Denunciamo i ritardi e il mancato utilizzo dei fondi per il patto per Palermo già da anni - dichiara il segretario Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo - Di fatto, soltanto una parte relativa alle linee del tram è stata utilizzata. Il solo Patto per Palermo conteneva 90 progetti di 764 milioni di euro, più l’ammodernamento della circonvallazione, le nuove linee del tram e la realizzazione dei poli didattici».

«A questo punto - prosegue Ceraulo - poniamo la domanda: perché nessuno in questi anni ha voluto inserire queste due opere, che avevano già un finanziamento, nel piano annuale delle opere pubbliche? Sarebbe gravissimo perdere queste risorse».

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