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Legge elettorale, Cuffaro invoca «il proporzionale con il ritorno alle preferenze»

Un seggio di Palermo alle ultime elezioni del 25 settembre

Totò Cuffaro, leader della Dc nuova, invoca il ritorno al sistema elettorale della Prima Repubblica: il proporzionale con le preferenze.

«Alcuni - premette Cuffaro in una nota, guardando al voto del 25 settembre - si sono rifugiati nel limbo dell’astensionismo e della critica all’intero sistema politico e istituzionale. Altri hanno ripiegato nella contestazione irrazionale e incoerente del populismo qualunquista o del sovranismo discriminatorio dell’uomo forte, intriso di razzismo ed egoismo. Per formare una classe dirigente competente ed efficiente ci ispireremo alla dottrina sturziana, agli esempi del Popolarismo, al retaggio morale e sociale della Democrazia cristiana di Alcide De Gasperi, di Giorgio La Pira e di tanti loro illustri successori alla guida del partito e del governo del Paese».

Per Cuffaro, «la Dc Nuova non può essere solo un partito politico, ma deve essere un movimento ideale capace di creare fermento». Da qui la richiesta al mondo politico. «Per realizzare questo obiettivo - dice - sono necessarie le riforme: quella elettorale in senso proporzionale con il ritorno alle preferenze e quella fiscale, della giustizia, del lavoro, della pubblica amministrazione e della sanità. Rilevante dovrà essere la semplificazione legislativa. Inoltre, il nostro non è e non deve essere il partito delle clientele, ma della partecipazione. La nostra Sicilia merita una ripartenza».

Il tutto con l’occhio rivolto alle nuove generazioni. «Bisogna agire soprattutto - afferma l’ex presidente della Regione - con e per i nostri giovani, che non devono più essere costretti ad abbandonare la loro regione. Essi devono poter concretizzare le loro aspirazioni - conclude - in una terra non più ipotecata dalla mafia e dal malaffare. Insieme possiamo raggiungere grandi risultati e provare a realizzare questo sogno di democrazia e di libertà».

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