«Senza un intervento strutturale dello Stato e della Regione, saremo costretti a spegnere le luci». Lo dice il sindaco di Altofonte, Comune alle porte di Palermo, Angela De Luca. «Siamo preoccupati - spiega - Il governo nazionale sta cercando di far fronte alla mancanza di risorse, ma temiamo siano insufficienti».
Come fa notare il sindaco, in Sicilia 320 del 391 comuni non hanno ancora approvato i propri bilanci, «non per responsabilità dei sindaci ma per un problema strutturale su cui deve interrogarsi la politica. I candidati non parlano degli enti locali.
«Qui si rischia di lasciare le strade senza illuminazione. Andiamo incontro a un serio rischio - dice -. Non vogliamo elemosine, ma una riforma strutturale degli enti locali. “Possiamo spegnere la luce nelle scuole? - continua la prima cittadina -. Possiamo lasciare i bambini senza riscaldamento? In questi anni abbiamo dovuto rivedere i costi per la mensa, per lo scuolabus. Le famiglie fino a quando potranno contribuire? Se l’ente di riscossione su 6 milioni ricava 16mila euro, siamo destinati a morire. I comuni non approvano i bilanci perché hanno troppi debiti, ma perché hanno troppi crediti».
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