Noi di centro-Mastella a Palermo e in Sicilia spinge per la nascita del terzo polo dei moderati, come dichiara il segretario regionale Giovanni Di Trapani. «L'ormai evidente crisi del bipolarismo - è la premessa -, con centrodestra e centrosinistra che da coalizioni son divenuti dei cartelli elettorali, si è palesata anche alle recenti elezioni amministrative dove, per limitarci a Palermo e al centrodestra, dette criticità sono emerse già nella fase gestazionale della candidatura del sindaco e subito dopo l'elezione dello stesso».
Per Di Trapani «il risultato consegnatoci dalle urne ha visto la somma numerica delle percentuali raggiunte dai partiti centristi perfettamente in linea con quella prefigurata dal sondaggista Noto nell'ipotesi di un’elezione nazionale: un soggetto centrista per lo stesso si attesterebbe, difatti, in Italia intorno al 15 per cento. La ricetta vincente per l'autorevole rappresentante della società di sondaggi e ricerche, sarebbe quella di mixare la predisposizione che le giovani generazioni - quelle che oggi spesso non vanno a votare - hanno per un soggetto politico di centro (che mai hanno conosciuto e votato) con il sentimento dei cosiddetti "nostalgici" che individuerebbero ,per il sondaggista, in un partito di moderati quel partito cui anticamente facevano riferimento».
Ci sono però delle scelte de adottare. «Resterebbe - conclude Di Trapani - il problema della legge elettorale, con l'attuale che, a mio avviso, sarebbe di ostacolo all'affermazione del centro, se non nella forma della federazione tra più partiti che allo stesso ambiscono e che nei valori dello stesso si riconoscono. Resterebbe, ancora, il problema della leadership, che, per l'appunto, con la federazione sarebbe superato da una leadership "condivisa" o "diffusa", nel senso che ciascuno dei leader continuerebbe a guidare il proprio partito o movimento. Una sorta di nuova Margherita,o meglio una Margherita 4.0 come la immagina Mastella».
Da queste riflessioni si arriva a un percorso da compiere. «Iniziamo a ragionare, questa la mia proposta, su una federazione dei partiti centristi in Sicilia. I tempi credo siano maturi per farlo, per mettere a sistema un'area ,quella dei moderati, sicuramente presente nella nostra società ed intesa ancora come valida dal nostro elettorato, soprattutto al Sud. Per creare già in Sicilia un polo centrista, senza preclusioni di sorta, ma all'insegna dell'inclusione e del pluralismo, in un rassemblement ove potrebbe giocare un ruolo anche Di Maio con il suo nuovo partito».
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