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Vertenza Almaviva-Covisian, Miceli: «Il ministro dica come vuol tutelare 543 lavoratori»

Una protesta dei lavoratori Covisian-Almaviva

«Il tempo passa, ma il futuro dei 543 operatori Covisian e Almaviva impiegati sulla commessa della compagnia aerea Ita è ancora in bilico. E nonostante il ministro dell'Economia e delle Finanze Daniele Franco abbia invitato le parti a rivedere le proprie posizioni, non è ancora successo nulla». Lo dice il deputato del Pd Carmelo Miceli annunciando la presentazione immediata di una nuova interrogazione parlamentare con cui chiede al ministro Franco cosa intenda fare per sbloccare la vertenza. «Dopo la mia prima interrogazione e la risposta del ministro, le commissioni riunite Lavoro e Trasporti hanno convocato i vertici aziendali di Ita, Covisian e Almaviva e le sigle sindacali. Ma da queste audizioni è emerso uno scaricabarile fra le parti con distanze siderali, ciascuna interessata solo a far valere i propri diritti e non certo a trovare una soluzione per evitare il licenziamento dei lavoratori e il dramma sociale che coinvolgerebbe le rispettive famiglie. Nel ciclo delle audizioni, il ministro Franco ha tuttavia ammesso l'esistenza di un'etica a cui deve attenersi anche l'amministratore delegato della compagnia di bandiera».

Poi annuncia: «È per questo che deposito immediatamente una nuova interrogazione parlamentare, per chiedere al ministro Franco di chiarirci in cosa dovrebbe tradursi quella 'eticità' cui, a suo avviso, dovrebbe ispirare il suo agire la compagnia di bandiera, se questa coincida con il dovere di salvaguardare innanzitutto i lavoratori e, soprattutto, come e quanto il Governo sia intenzionato ad intervenire e investire per convincere le governance di Ita, Covisian e Almaviva ad adoperarsi per salvaguardare tutte le lavoratrici e i lavoratori di Paler

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