Settima operazione di estumulazione dei feretri al cimitero di Partinico. Prosegue inesorabile l’emergenza loculi al camposanto dove si registrano ancora salme a deposito, quindi non tumulate, in attesa di trovare una collocazione. Proprio per questo motivo i commissari straordinari prefettizi del Comune hanno firmato la loro settima ordinanza, emanata in circa due anni, con cui questa volta si dà l’autorizzazione all’estumulazione di 50 bare risalenti al 1984. Mai prima di ora era stato stabilito in una sola ordinanza il prelevamento di così tanti feretri, segno della necessità di fare spazio in un cimitero che da tempo scoppia e su cui c’è un progetto di realizzazione di nuovi loculi, con somme già stanziate in bilancio.
Sarà utilizzato l’ordine cronologico per l’estumulazione sino all’esaurimento delle 50 bare. Con questa settima ordinanza si arriva a un totale di 185 estumulazioni da quando è cominciata l’emergenza. Attività necessaria in attesa che si vada a concretizzare per l’appunto il progetto di costruzione dei nuovi loculi già in itinere e finanziato con fondi comunali. Continua infatti l’iter per arrivare alla costruzione di un prefabbricato che consente la realizzazione di nuovi loculi, come già programmato da tempo dai commissari prefettizi. Nei mesi scorsi è stato approvato il nuovo quadro economico di spesa dello studio di fattibilità tecnico-economica dei lavori necessari per la realizzazione dei nuovi loculi cimiteriali, redatto dall’ufficio tecnico comunale. In tutto 350 mila euro ricavati tra le pieghe dei capitoli di bilancio. Da anni oramai il cimitero è sempre sul filo dell’emergenza e non è la prima volte che si verifica il problema delle salme in deposito. Ad aggravare tutto la pandemia legata ai contagi da Coronavirus per cui, in maniera diretta e indiretta, si è verificato un notevole incremento della mortalità attestando a 400 circa il numero totale di decessi e creando, di conseguenza, forti criticità per il reperimento di loculi, fino al totale esaurimento.
Il progetto di fattibilità prevede la realizzazione in questa fase di 320 loculi su un più complessivo piano che mira allo sfruttamento di una vasta area inutilizzata del camposanto. Una manovra di ampio respiro che permetterebbe di poter finalmente garantire una certa autonomia di spazi per la tumulazione delle salme in un momento in cui esistono delle forti criticità. L’obiettivo è di accelerare i tempi realizzando blocchi in prefabbricato. L’intero progetto è stato sviluppato su un’area da mille e 200 metri quadrati destinata a campo comune ma mai utilizzata.
Si trova nella parte nord est del cimitero ed è definita dalla presenza di cappelle che formano una cortina su tutti i lati a coronamento dell’area di intervento. In tutto, quindi, ci sarà spazio per ben 18 blocchi, dunque a parte i 4 che saranno a breve realizzati in futuro se ne potranno installare ben altri 14 per un totale di altri mille loculi.
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