«L’unità del centro-destra è, anche per noi, un valore da difendere. A Palermo avevamo condiviso, prima di renderla pubblica, l’indicazione di una personalità cittadina, autorevole al punto da non potere essere etichettata in termini di appartenenza partitica, il prof. Roberto Lagalla. Al riguardo, ci siamo sempre confrontati alla luce del sole e mai nessuno aveva posto, non solo veti, ma neanche dubbi. Ora emergono differenziazioni e cambiamenti di opinioni. Legittimi. Ma non ci si può chiedere di rinunciare alla candidatura di Roberto Lagalla che, a questo punto, subirebbe un’esclusione, non solo politicamente immotivata, ma anche incomprensibile per l’elettorato». Lo afferma Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc. «Sappiamo che, intorno a Lagalla, coerentemente dimessosi da assessore regionale e già da tempo in campagna elettorale, stanno crescendo entusiasmo e consenso, anche da parte di forze sociali ed economiche della città di Palermo. Pur condividendo le preoccupazioni di quanti temono possibili divisioni, è tuttavia necessario ribadire che l’unità può essere conseguita solo agendo con umiltà e nel rispetto di tutti. In questo contesto rientra anche il dibattito in corso, in seno ai partiti della coalizione, per l’imminente rinnovo della presidenza della Regione Siciliana al quale legittimamente aspira il presidente uscente, Nello Musumeci, e la cui conferma è ritenuta prioritaria da FdI. La posizione di questa fondamentale componente del centro-destra è condivisibile, anche in relazione al lavoro ben svolto, nel corso della legislatura, dal governo regionale. Con questo spirito e confidando, da qui in avanti, in più costruttivi comportamenti all’interno della coalizione, rinnoviamo il sostegno a Roberto Lagalla e l’appello ad aggregare, intorno alla sua candidatura, ogni forza politica che, in opposizione alla sinistra, si riconosca nel suo progetto per Palermo. Auspichiamo, infine, che, sulla base di più adeguati momenti di confronto, possa ricostituirsi l’unità della coalizione preservando quanto, negli anni, ha saputo costruire il presidente Silvio Berlusconi», conclude Cesa.
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