«Non cederò ad alcuna pressione, sono dispiaciuto, ma sono costretto a ribadire ancora una volta che non sono disponibile a stringere accordi dell’ultimo minuto quando mancano appena 50 giorni alla data delle elezioni». Lo dice Totò Lentini, capogruppo dei Popolari e Autonomisti all’Ars e candidato sindaco di Palermo.
«Leggo dichiarazioni di candidati a sindaco che indicano la possibilità che io possa ritirarmi dalla corsa quando il mio treno è già partito da settimane, quando con più accorati appelli avevo chiesto le primarie del centrodestra - aggiunge Lentini - ma evidentemente non si è voluto celebrare un momento di alta democrazia preferendo che il candidato fosse scelto dalle segreterie. Non ritiro la mia candidatura in cambio di niente e anche oggi, ripeto che andrò fino in fondo, fino al ballottaggio appoggiato dalle liste che mi sostengono». «Le mie liste civiche stanno lavorando ogni giorno da mesi sul territorio raccogliendo le istanze dei cittadini, il mio programma è fatto e andremo avanti nella direzione di Palazzo delle Aquile, indietro non si torna», conclude.
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