Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

La mafia in edilizia, protocollo di legalità tra Ance Palermo e Prefettura

È stato presentato questa mattina in Prefettura a Palermo il protocollo d’intesa per la legalità e la prevenzione di infiltrazioni mafiose nel settore edile, già sottoscritto, a livello nazionale, dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e dal presidente di Ance (Associazione costruttori edili) Gabriele Buia. Al protocollo, nei giorni scorsi, ha aderito anche Ance Palermo con l’obiettivo di mettere in campo azioni sempre più efficaci per prevenire tentativi di infiltrazione criminale.

Cosa prevede il protocollo d'intesa

In base a quanto stabilito dal documento, i costruttori palermitani di Ance si impegnano a promuovere, presso tutte le imprese associate, l’adozione di regole mirate a disciplinare la scelta responsabile dei propri fornitori e subappaltatori, attraverso la preventiva verifica di iscrizione degli stessi nelle «white list» o nell’Anagrafe antimafia degli esecutori. La novità, rispetto al passato è che, grazie al protocollo, Ance Palermo avrà accesso diretto alla banca dati ministeriale per acquisire, per conto delle imprese associate aderenti, la documentazione antimafia, controllando a monte il rischio di infiltrazioni mafiose.

I partecipanti

All’incontro, presieduto dal prefetto di Palermo Giuseppe Forlani, hanno partecipato, oltre ai rappresentati provinciali delle forze di polizia, il presidente di Ance Palermo Massimiliano Miconi, il vice presidente di Ance Fabio Sanfratello, il direttore generale di Ance Massimiliano Musmeci, i presidenti degli enti paritetici Cepima e Panormedil Cpt Giuseppe Puccio e Mario Puglisi e i vice presidenti di Ance Palermo Salvo Russo e Angela Pisciotta.

Il prefetto

«Vogliamo sostenere questo settore che è così importante per lo sviluppo economico del territorio ed evitare che di questo sostegno possano beneficiare imprese mafiose - ha spiegato stamattina il prefetto Forlani - la prevenzione amministrativa antimafia è uno dei pilastri dell’azione che lo Stato porta avanti contro la criminalità organizzata. Questo protocollo offre la possibilità, anche ai privati, di avvalersi di imprese che sono state già verificate». Il prefetto ha auspicato un aumento del numero delle imprese iscritte in «white list», che, ad oggi, ammonta a 994, cui si aggiungono 172 imprese che hanno presentato formale richiesta di iscrizione.

L'Ance

«Ance Palermo - afferma il presidente Miconi - ha sempre mostrato una profonda attenzione ai temi della legalità, della trasparenza, della formazione e del contrasto alle infiltrazioni mafiose ed al lavoro nero. Per sostenere concretamente le nostre azioni, abbiamo istituito sportelli dedicati, attivato collaborazioni istituzionali tra professionisti, società d’ingegneria e fornitori, abbiamo istituito tavoli tecnici con la Prefettura e con vari enti, ci siamo dotati, anni fa, di un codice etico sul quale vigila un apposito comitato. L’adesione a questo protocollo, che riteniamo uno strumento efficace per collaborare proficuamente nell’interesse della collettività, è un ulteriore, indispensabile, passo verso la trasparenza e la legalità soprattutto in questo periodo storico per la nostra economia cittadina, tutta proiettata tra bonus edilizi e l’avvio dei cantieri pubblici previsti nel Pnrr».

Panormedil

«Il protocollo d’intesa per la legalità e la prevenzione di infiltrazioni mafiose - dicono, in una nota congiunta, Mario Puglisi e Piero Ceraulo, presidente e vicepresidente della Panormedi - rappresenta certamente uno strumento essenziale ed efficace per garantire la trasparenza in un settore, come quello edile, fortemente inficiato dalla presenza di criminalità. Noi di Panormedil siamo impegnati su questo fronte e più che mai in questo momento di crescita esponenziale di lavoro legata al Superbonus occorre non abbassare la guardia ma anzi effettuare controlli ancora più stringenti. E infatti come Cpt - continuano -abbiamo potenziato la squadra dei nostri tecnici che quotidianamente vanno in giro nei vari cantieri, che usufruiscono delle misure del centodieci per cento, per verificare la corretta regolarità dei ponteggi montati, dei contratti dei lavoratori e sul rispetto delle condizioni di sicurezza e questi ci permette un primo screening importante per fare una cernita delle imprese sane e quelle che invece non lo sono. Saremo sempre vigili».

Caricamento commenti

Commenta la notizia