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Dai veterani alle quote rosa, il toto candidati per il Consiglio di Palermo

Il Genio sul prospetto di Palazzo delle Aquile

«Ho iniziato una missione, ho preso un impegno con le famiglie, intendo andare avanti ad ogni costo e completare quello che ho iniziato per dare degna sepoltura a tutte le bare che sono in attesa. Mi candido con i Dem». Il consigliere, poi assessore, Toni Sala, apre il toto candidature a Sala delle Lapidi. Veterani dello scranno, quelli che hanno ricevuto più preferenze e le «quota rosa» diventate vere protagoniste delle arringhe sempre più appassionate in Aula. Con la corsa alla poltrona di sindaco, si apre anche quella ai posti nel «parlamentino» chiamato poi di fatto a fare passare atti e delibere o ad alzare muri, cambiandone il destino. In carica dal 2017, sono i 40 del Consiglio: e la maggior parte spera di poterci restare anche nei prossimi 5 anni. Nonostante gli scontri spesso duri, le serrate, le incomprensioni, i cambi di partito, le sedute a vuoto, il senso di non avere fatto abbastanza. Sul Giornale di Sicilia  in edicola un servizio di Connie Transirico

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