“Non solo Pnrr, ma anche Ddl Bilancio 2022 e Fondi di Sviluppo e Coesione, tre treni che non possiamo perdere e lo stato dell’arte dei progetti presentati è sconfortante. Noi abbiamo l’ambizione di non perdere questi treni, ed è questo il senso di questo incontro.” Così il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone, aprendo i lavori della tavola rotonda dal titolo "Pnrr e misure del governo per far ripartire l'economia”, nell'ambito degli incontri di programma organizzati da "Officine 22", il laboratorio di idee e progetti per la costruzione partecipata del Programma della città di Palermo. All’incontro, tra gli altri, Rino Alessi, vicepresidente vicario di Sicindustria Palermo, Massimiliano Miconi, presidente Ance Palermo, rappresentanti dei sindacati e degli ordini professionali.
Ad aprire i lavori Tullio Giuffrè, ex assessore e presidente della Gesap, ingegnere trasportista, docente universitario di Strade, Ferrovie ed Aeroporti, che ha fatto un quadro delle risorse disponibili e dei progetti in atto su scala regionale e metropolitana. Quattro le opere su cui Davide Faraone punta, annunciando che già la prossima settimana saranno presentati al ministero delle Infrastrutture. Quattro interventi di cui nessuno ad oggi è incluso nel PNR, nel PNC o in altre programmazioni nazionali.
Il primo riguarda la nuova tangenziale interna di Palermo, così come è identificata da Anas, cioè la Pedemontana, intervento già con livello di progettazione preliminare. Si sviluppa su 18 km e l’investimento stimato è di circa 1 miliardo e 22 milione di euro. L’infrastruttura avrebbe una capacità di oltre 45 mila veicoli equivalenti al giorno e un tempo di percorrenza media di 14 minuti. Un progetto compatibile con le sei missioni del Pnrr e che consentirebbe una maggiore efficienza in tema di mobilità Interurbana.
Il secondo progetto è la connessione Porto - Circonvallazione, intervento già con livello di progettazione preliminare. Quasi 8 km in galleria, un investimento di 648 milioni di euro. Il terzo riguarda l’interramento della Stazione Notarbartolo. Un progetto che coniugherebbe mobilità e urbanistica, riqualificando un’area della città di 20 ettari e trasformandola da trincea ferroviaria a parco. Il terzo progetto è la realizzazione del Polo dei nuovi mercati generali della città, idea già progettata nel 2012 e localizzata a Bonagia che prevede al suo interno il mercato ittico, quello ortofrutticolo e un polo florovivaistico e che potrebbe rappresentare una innovazione nel tessuto urbano e produttivo. Un intervento già con livello di progettazione preliminare/definitivo. Infine le due strade che collegano il porto con piazza Alcide De Gasperi e la parte sud della città.
“Naturalmente - ha specificato Faraone - sono opere che devono avere un livello di progettazione avanzato, quindi se sarà necessario dovremo anche intervenire nominando commissari che si occupino della realizzazione del progetto". Continua ad essere evidenziata la carenza di personale tecnico qualificato nella Pubblica amministrazione, indispensabile per la progettazione, e l’ostracismo incomprensibile delle amministrazioni locali verso i privati. Partnership pubblico-privato e project financing, due temi sollevati e a cui Faraone tiene molto. “Il project financing o il partneriato tra pubblico e privato - ha detto - non sono due parolacce, un crimine. La sinergia tra pubblico e privato deve diventare una pratica e questa iniziativa lo dimostra”.
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