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Amministrative a Palermo, Boccia: "Campo largo o primarie". Ma è scontro nel centrosinistra

Francesco Boccia

Il dibattito sul campo largo si accende. In vista delle amministrative di Palermo, interviene Francesco Boccia, deputato e responsabile Enti locali della segreteria Pd, intervistato a Radio Immagina.

"Sul tavolo di Palermo, Catanzaro e l'Aquila ci sono più opzioni: o la coalizione unita e campo largo o primarie su opzioni diverse. Anche nelle altre città c'è quasi ovunque il centrosinistra unito col M5s e alcune aree centriste", ha detto Boccia, deputato e responsabile Enti locali della segreteria Pd, intervistato a Radio Immagina.

"A Napoli dal M5s al Pd passando dalle liste civiche abbiamo fatto un perfetto campo largo di cui parla Letta - ha aggiunto Boccia - e abbiamo vinto le elezioni sulla base di un patto per Napoli, votato in Parlamento, e oggi i napoletani sanno che dietro Manfredi c'è un'idea di Napoli. Noi proponiamo un patto per Palermo da portare in Parlamento, come abbiamo fatto per Napoli. Se tutto questo si fa all'unanimità va bene, se invece ci sono idee diverse sulle modalità con cui cambiare la storia di una città, noi nel dna abbiamo sempre avuto le primarie".

Sulla stessa linea di Boccia anche una parte del Partito Democratico. Il responsabile enti locali del Pd Sicilia Marco Guerriero, oggi risponde a Giusto Catania, assessore comunale alla Mobilità del Comune di Palermo e tra i fondatori di Sinistra Civica Ecologista. Secondo Catania, che oggi è intervenuto in alcuni siti locali, il modello Draghi per Palermo non è praticabile e rilancia il piano per una coalizione che sia composta dalle forze politiche che hanno votato il piano di riequilibrio, ovvero il Partito Democratico, il Movimento cinque stelle e la stessa Sinistra Civica Ecologista.

Guerriero però è fortemente critico con le parole dell'assessore. "L'unico fallimento di cui Catania dovrebbe parlare è quello del Comune di Palermo che proprio il Governo Draghi ha evitato", dice il responsabile enti locali del Pd. "Piuttosto che criticare chi, con senso di responsabilità, ha salvato la città - aggiunge -, Catania riconosca i suoi di errori e faccia di tutto per agevolare quella discontinuità di cui Palermo ha bisogno".

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