Si chiama Sinistra Civica Ecologista, il progetto nato dalla volontà di diverse forze politiche e sociali che oggi è nato anche a Palermo con un'assemblea svolta on line. Vi aderiscono Sinistra Comune, Articolo 1, Rifondazione comunista, Sinistra italiana, Sinistra delle Idee, Possibile, Reds, Partito socialista. Circa trecento persone hanno partecipato alla prima assemblea.
Nel simbolo campeggia la parola «L'Unità», perché si ritiene «prioritario - è la posizione comune degli aderenti al progetto - far crescere un processo ambizioso», che si pone diversi obiettivi. Il primo è mettere insieme diverse esperienze politiche e pratiche di trasformazione della società, poi unire le lotte per i diritti sociali e i diritti civili, i movimenti sociali e le battaglie istituzionali. Infine, la cultura della differenza con i movimenti Lgbtq. Nel documento si sottolinea il carattere partecipativo e democratico del processo: «Sarà l’assemblea degli aderenti - vi si legge - ad assumere le decisioni per il prosieguo del percorso. Tutte le persone che sceglieranno di convivere dentro lo spazio politico di Sinistra Civica Ecologista avranno titolo a stabilire la composizione delle liste, la politica delle alleanze, le priorità programmatiche e i/le portavoce».
«Il nostro è un percorso politico inclusivo, attento al mondo del lavoro e alla tutela dell’ambiente - dichiara Mariella Maggio - e non si fermerà a Palermo ma pensiamo che possa essere da esempio per la Sicilia e per il Paese». «La conversione ecologica e la giustizia sociale e climatica sono la nostra bussola - afferma Antonella Leto -, a Palermo bisogna continuare un percorso avviato già da qualche anno». Si sono susseguiti oltre quaranta interventi tra cui quello di Giusto Catania, il quale ha evidenziato che «bisogna coniugare utopia e pragmatismo nel governo delle città che, negli ultimi anni, sono state massacrate da politiche sbagliate condotte dei governi nazionali e regionali». Ninni Terminelli ha sottolineato l’importanza di «costruire un dialogo con le forze democratiche e progressiste dello schieramento, con la necessità di tenere la barra a sinistra nelle scelte della coalizione». Hanno preso parola, tra gli altri, i consiglieri comunali Barbara Evola, Fausto Melluso e Marcello Susinno; il presidente della prima circoscrizione Massimo Castiglia; il consigliere di circoscrizione Tiziana Venturella; gli ex assessori Agnese Ciulla ed Agata Bazzi; il presidente uscente di Amg Mario Butera; Claudio Arestivo di Moltivolti, proprio nel giorno dell’incendio che ha distrutto il locale a Ballarò; Giuseppe Montalbano di App, Matteo Norcia dell’Udu; Manuela Parrocchia di Sinistra Italiana; Ferruccio Donato di Art. 1; Vincenzo Fumetta di Rifondazione Comunista; Mattia Carramusa dei Giovani Socialisti. Inoltre sono intervenuti numerosi esponenti delle associazioni, della società civile e del mondo delle professioni: Nino Lo Bello, Francesco Liotti, Vincenzo Lombardo, Eliana Romano, Federico Butera, Maria Giovanna Granata, Nino Rocca.
Nelle conclusioni Luigi Carollo ha evidenziato che «il progetto politico di Sinistra Civica Ecologista è una novità nel panorama politico cittadino che, tuttavia, non parte da zero ma che affonda le radici nella società e in percorsi politici che, in questi ultimi anni sono stati fecondi». Infine. Simone Giuffrida ha concluso l’assemblea proponendo il documento finale che è stato approvato all’unanimità.
Infine, un qui pro quo. I promotori dell’iniziativa hanno affermato in una nota «fra i soggetti promotori del soggetto politico Sinistra Civica Ecologista per errore è stata inserita la sigla dell’Udu, che non ha invece preso parte al processo formativo».
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