Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Palermo, la "R" della discordia allo stadio Barbera ora diventa un caso politico

La "R" della discordia. Non sarà certo inosservato, ai tifosi del Palermo e non solo, che all'ingresso dello stadio Renzo Barbera, intitolato allo storico presidente,  manca la "R" di Renzo, che è diventato Renzo. Un "peccato" non veniale, per chi ha amato il presidentissimo, con la prima lettera del suo nome che manca ormai da agosto. E tutti si stanno iniziando a spazientire non poco.

Tanto che è arrivata anche la formale richiesta di ispettori inviato all’amministrazione per chiedere tempi certi su quando sarà rimessa la "R" della discordia. Iniziativa di Marcello Susinno, consigliere comunale di Sinistra Comune, e di una associazione di tifosi.

"Sono passati mesi – spiega Susinno - da quando si osserva che il nome del presidente, posto nel prospetto proprio al di sopra dell’ingresso principale dello Stadio, è un altro, non più “Renzo" bensì “Enzo” per la mancanza della lettera “R” iniziale, rischiando così di mortificare quell’intitolazione, opportunamente dedicata all’ex “presidentissimo” Renzo Barbera".
Un’associazione di tifosi  ha rappresentato al sindaco la “convinzione che in qualsiasi stadio di altra città (per citarne alcuni, S. Siro e l’Olimpico di Roma) il problema sarebbe stato risolto nell’arco di una/due settimane lavorative, e allora perché a Palermo dovrebbe funzionare diversamente?

"Nell’atto ispettivo – conclude Susinno – ho chiesto anche una valutazione dei fattori che hanno determinato il distacco della lettera “R”, e se siano state, a sua volta, effettuate apposite verifiche anche rispetto alle altre lettere,  a titolo precauzionale, atteso che il piazzale antistante l’ingresso è particolarmente frequentato in special modo durante le partite, in un momento peraltro in cui la struttura, verosimilmente, può essere sottoposta a possibili vibrazioni per la presenza del pubblico sugli spalti".

Persone:

Caricamento commenti

Commenta la notizia