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Casse vuote e sviluppo bloccato, ecco i temi per il prossimo sindaco di Palermo

I segreteri Ridulfo, La Piana e Barone individuano le criticità del Comune e indicano la loro formula alla futura giunta

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Equilibrio finanziario, progetto industriale per lo sviluppo e la crescita della città, decentramento: a pochi mesi dalle elezioni comunali a Palermo e mentre circolano i primi nomi per il dopo Leoluca Orlando, i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil di Palermo indicano i temi che, secondo loro, dovrà affrontare il nuovo inquilino di Palazzo delle Aquile.

Le casse vuote

“Il prossimo sindaco dovrà fare i conti con la capacità dei comuni di andare a recuperare l’equilibrio finanziario ed economico, dialogando con il governo nazionale, ottenendo più potere di manovra - dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia - Questi saranno gli argomenti da trattare con urgenza, senza indugi. Bisognerà rimodulare il concetto stesso di servizi resi ai cittadini, considerato che il ragionamento va esteso all’intero territorio metropolitano".

Il piano industriale

I sindacati vorrebbero una città che poggi le sue basi su un progetto industriale stabile e che comprenda tutti i settori, “dal turismo all’alberghiero, dal manifatturiero alle costruzioni, solo per fare qualche esempio", dice Mario Ridulfo, segretario della Camera del lavoro della Cgil di Palermo. “Oggi, non è un compito facile per i sindaci - continua il numero uno di via Meli - che devono affrontare una miriade di emergenze con le armi spuntate. L’obiettivo è quello di creare un nuovo assetto industriale, perché senza occasioni di sviluppo e crescita non si va da nessuna parte. Questo chiederemo al nuovo sindaco, c’è voglia di respirare normalità, rafforzare il dialogo tra università e imprese, incrementare il settore industriale per dare una stabilità duratura una volta usciti dalla ciclicità temporanea dei bonus e degli aiuti".

Tra decentramento e partecipazione

Se da un lato i temi forti di economia e finanza tengono banco, dall’altro c’è la necessità di intervenire sui territori, anche i più piccoli, come le circoscrizioni. “Purtroppo, il decentramento è rimasto, ancora una volta, solo un argomento interessante ma privo di contenuti - afferma Leonardo La Piana, segretario generale della Cisl di Palermo e Trapani - e questo, è un problema che si ripercuote su tutta la città. Bisognerà ripartire proprio dalle circoscrizione, dal dialogo con gli abitanti dei quartieri, dalla rimodulazione dei servizi, dalle infrastrutture, dalle periferie sempre più abbandonate. Chiederemo al nuovo sindaco di cominciare proprio dai bisogni reali dei cittadini, dal far diventare la città a misura di bambino e a trovare soluzioni per i soggetti fragili".

Un vero polo congressuale

E c’è anche un altro aspetto cui tengono molto i sindacati: “manca un centro congressi - conclude La Piana - Da troppi anni se ne parla, ma nessuno hai mai dato l’avvio a un progetto credibile per recuperare terreno sul turismo congressuale".

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