Un esposto sul funzionamento dell'impianto Amap di Acqua dei Corsari arriverà lunedì sulle scrivanie della Procura. A firmarlo sono deputati regionali del M5S Giampiero Trizzino e Salvatore Siragusa, secondo cui l'impianto non avrebbe operato a pieno regime, non depurando i reflui di parte della città di Palermo.
I due parlamentari da mesi denunciano le gravi anomalie nelle depurazione dei reflui da parte dell'impianto di Acqua dei Corsari e chiedono di rimborsare i cittadini per un servizio pagato con le bollette, ma con tutta probabilità non erogato dall'Amap.
«La mancata depurazione dei reflui diretti all'impianto di Acqua dei Corsari – dicono i due deputati - è un fatto pressoché acclarato da numerosi sopralluoghi degli organi inquirenti che hanno portato al commissariamento dell'Amap per l'attività di depurazione. L'inefficienza di questo depuratore è stata rilevata anche nel corso di un'audizione della Procura presso la commissione parlamentare di inchiesta su illeciti ambientali. Se è vero, i cittadini vanno rimborsati, come previsto dal decreto legge 30 dicembre 2008 convertito nella legge 13 del febbraio 2009 che sancisce che i gestori del servizio idrico provvedano entro 5 anni alla restituzione della quota di tariffa non dovuta per il mancato esercizio del servizio di depurazione, che può arrivare anche al 41 per cento dell'importo dell'intera bolletta».
Ma non è tutto. «Questa battaglia - concludono i due parlamentari - è destinata ad allargarsi praticamente a tutta la Sicilia. Quasi il 50 per cento dei depuratori dell'isola infatti non funziona o funziona molto male».
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