Da una parte ci sono i renziani che chiedono il "modello Draghi" per Palermo, dall’altra gli assessori che rifiutano una maggioranza con la Lega. La crisi è dietro la porta dopo lo scontro tra gli alleati di Italia Viva e il sindaco Leoluca Orlando che ha portato alla bocciatura del Piano triennale delle opere pubbliche in consiglio comunale e al terremoto al vertice della Rap.
All’aut aut di Iv che chiede un azzeramento della giunta per crearne una nuova e più forte sul modello Draghi il sindaco Orlando ha risposto con un no secco.
Intanto, da venerdì scorso la Rap, l’azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti, si ritrova azzoppata dopo l'addio dei due membri orlandiani del Cda. Domani, come scrive Patrizia Abbate sul Giornale di Sicilia in edicola, l’assemblea dei soci sarà chiamata ad accettare le dimissioni di Alessandra Maniscalco Basile e Maurizio Miliziano o respingerle, se a Palazzo delle Aquile si ricomporrà la frattura e se Orlando dovesse decidere di mantenere in sella gli attuali vertici dell’azienda per evitare vuoti che potrebbero creare un’ulteriore emergenza rifiuti.
A prescindere da come andrà, il presidente Giuseppe Norata sembra però intenzionato a lasciare in ogni caso.
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