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Palermo piena di rifiuti, Orlando ai sindacati: "Revocate lo stato d'agitazione"

Palermo trabocca di rifiuti: i cassonetti in alcune zone della periferia sono rimasti colmi, le discariche abusive si moltiplicano, i cestini gettacarta restano stracolmi, lo spazzamento delle strade è una chimera.

I sindacati della Rap, l'azienda di igiene ambientale del capoluogo, sono in stato di agitazione. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata quella del taglio in bilancio, da parte del Comune, di 13 milioni dei corrispettivi aziendali che coinvolge anche la Rap, ovviamente. E così, il 25 gennaio, complice un ritardo nel pagamento degli stipendi, sono scattate le proteste a bassa intensità.

Ieri l'amministrazione comunale di Palermo, la Rap e consiglieri comunali di maggioranza si sono incontrati per affrontare alcune problematiche economico-finanziarie della società partecipata. Al termine dell'incontro il sindaco Leoluca Orlando ha chiesto ai sindacati di revocare lo stato d'agitazione.

"L'amministrazione - ha detto l'assessore Sergio Marino - ha costantemente dedicato la necessaria attenzione alla tenuta dei conti della Rap e, in pochissimi giorni, ha posto in essere ogni ulteriore utile azione. I lavoratori non hanno nulla da temere".

"In questi ultimi giorni - ha aggiunto il presidente della Rap Giuseppe Norata - sia il sindaco sia i massimi dirigenti del Comune hanno confermato la possibilità e l'impegno a varare nei prossimi giorni il Pef-Tari 2020, dare piena copertura al contratto di servizio e avviare, entro fine marzo, la graduale liquidazione di crediti vantati dalla società. Questo renderà possibile la contestuale chiusura, entro fine marzo, della procedura di mobilità interaziendale (Reset) e delle progressioni di carriera per i dipendenti Rap".

Secondo Orlando la Rap non ha alcun problema di solidità dei conti e ha esortato i sindacati "a revocare lo stato di agitazione a maggior ragione perché sarebbe un grave danno per la città determinare una situazione di crisi igienico-sanitaria nel periodo di pandemia che stiamo attraversando. I cittadini hanno diritto ad una città sempre più pulita e priva di intollerabili conferimenti di rifiuti ingombranti".

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