“Questa visione della città proprio non la comprendiamo. Siamo di fronte a una scelta ideologica e non certo logica per gli interessi collettivi. Scegliere la politica dei divieti che grave danno può arrecare alle imprese, senza peraltro la concertazione con le categorie produttive che hanno finora mostrato pazienza e spirito collaborativo, è una scelta individualistica che non fa sistema con gli interessi della città e che soprattutto mina la già fragile economia locale”. Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo, conferma le critiche sull’indirizzo politico adottato dalla Giunta sul tema della Ztl.
“L’amministrazione comunale - aggiunge la Di Dio - si assume di fronte ai cittadini la responsabilità di un provvedimento che scontenta tutti e che impoverirà un centro storico che negli ultimi anni è stato rivitalizzato grazie anche agli sforzi, alla professionalità e agli investimenti dei tanti bravi imprenditori che ci hanno creduto e a testa bassa, senza alcuna rendita di posizione, hanno contribuito a migliorare la nostra città. Ora c’è il pericolo che a pagare le conseguenze di una politica “visionaria” siano anche centinaia di lavoratori del centro storico.
Questo provvedimento, in realtà, ha l’obiettivo di fare cassa sulla pelle dei cittadini e non potrà certamente arginare fenomeni di inciviltà e di attività fuori controllo e fuori dalle regole che ammorbano la vita di residenti e di turisti che soggiornano in centro storico: blindare il centro storico non può essere l’unica soluzione per fare rispettare le regole. Senza dimenticare che mancano i servizi a supporto come parcheggi e un servizio autobus efficiente”.
“Solamente con una “finestra” dalle 20 alle 24 e per l’intero anno - conclude Patrizia Di Dio - potremmo ritenere accettabile l’ordinanza sulla Ztl”.
Caricamento commenti
Commenta la notizia