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Regione, il Sadirs aderisce allo stato di agitazione: “Lottiamo per la riclassificazione”

Il Sadirs è al fianco dei dipendenti regionali in lotta contro il governo regionale. Il sindacato sostiene le richieste per accelerare le procedure del nuovo ordinamento professionale e per una riclassificazione che, garantendo un nuovo assetto all'amministrazione regionale, dia il giusto riconoscimento alla professionalità, alle competenze acquisite e titoli di studio richiesti per sopperire ai vuoti in organico.

Il Sadirs ricorda che con la sottoscrizione dell'ipotesi d'accordo attualmente in esame alla Corte dei conti si è attivato un percorso che, dopo 12 anni di vuoto contrattuale, deve definire la riclassificazione di tutto il personale. A tal fine è stato previsto un tavolo tecnico (ancora fermo per l'ostruzionismo di una sigla sindacale non firmataria), che dovrà fornire alla commissione paritetica elementi per procedere immediatamente alla riclassificazione.

Il Sadirs esprime ancora una volta il proprio disappunto “per le operazioni politico clientelari che hanno previsto ingressi a vario titolo nell'amministrazione regionale stagisti, ex-sportellisti e navigator e paventate nuove assunzioni senza aver definito le giuste progressioni di carriera per il personale regionale”, diffidando quindi “i dirigenti responsabili degli uffici regionali a effettuare minacce di ritorsioni di qualsiasi genere nei confronti dei dipendenti che attualmente, in assenza di ordini di servizio dettagliati, stanno svolgendo le mansioni previste contrattualmente nella categoria di appartenenza”.

Il Sadirs stigmatizza “l'atteggiamento provocatorio e speculativo di chi approfittando del clima instauratosi e del malessere dei dipendenti, alimenta un clima di odio e di caccia alle streghe che alla fine si ritorcerà contro l'unico strumento di rappresentanza che può difendere i diritti di tutte le categorie dei dipendenti, diritti da troppo tempo calpestati”.

Il Sadirs con senso di responsabilità e con mandato preciso dei propri organi statutari ha sottoscritto un contratto che, pur presentando alcuni elementi che riteniamo debbano trovare una giusta dimensione nella loro applicazione, è l'unico strumento, che senza false illusioni dei politici di turno, possa portare a una riforma dell'ordinamento professionale e di  riclassificazione del personale.

 

 

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