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Casellati a Palermo, fiori per Falcone e Borsellino: "Lotta alla mafia una priorità"

La Casellati in via D'Amelio (Foto Chirchio)

La presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati nel pomeriggio ha deposto in via D’Amelio, a Palermo, una corona d’alloro in memoria del giudice Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta uccisi dalla mafia il 19 luglio 1992.

Ad accoglierla il prefetto Antonella De Miro, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il questore Renato Cortese, i vertici di Carabinieri e Guardia di finanza.

Qualche minuto prima, dopo l’arrivo nell’aeroporto «Falcone e Borsellino», dove è stato accolta dal Prefetto di Palermo, Antonella De Miro, e dal generale Luigi Robusto, comandante interregionale carabinieri «Culqualber», la Casellati si è fermata ai piedi del Monumento commemorativo della strage di Capaci, sull'autostrada A29 nei pressi dello svincolo di Capaci, dove ha deposto una corona d’alloro per ricordare le vittime della strage: i magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e i poliziotti Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

"Onorare la memoria significa ricordare, sempre, che la lotta alla criminalità organizzata è una vera priorità. Sono qui per rappresentare il fatto che lo Stato c'è e lo Stato non può soltanto limitarsi a contrastare la criminalità ma deve anche operare per mettere il moto il Paese attraverso anche delle altre misure, come per esempio quelle dello sviluppo dell’occupazione - ha detto il presidente del Senato -. Questo significa anche essere liberi dal bisogno".

"Ogni volta che si apre una scuola o si trova un posto di lavoro e si fa qualcosa per la cittadinanza attiva, questo vale molto di più, o vale, quasi, come l’arresto di un mafioso", ha poi detto la seconda carica dello Stato.

«Lo Stato non può soltanto limitarsi a contrastare la criminalità, ma deve anche operare per mettere in moto il Paese attraverso altre misure come, per esempio, attivare l’occupazione, il lavoro, perché significa rendere liberi dal bisogno. Credo che sia molto
importante - ha aggiunto - ogni volta che si apre una scuola e si trova un posto di lavoro e si fa qualcosa per una cittadinanza attiva, tutto questo simbolicamente vale molto di più, o quasi vale, come l’arresto di un mafioso». La presidente a un cronista che le ha chiesto la sua opinione sul depistaggio di via D’Amelio, ha replicato: «Non esprimo opinioni su quello che riguarda indagini della magistratura».

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