Il bilancio consolidato 2017 del Gruppo Comune di Palermo è stato approvato con la delibera di Giunta n. 174 del 3 dicembre 2018. Come rende noto il Comune "il segno distintivo del consolidato 2017 è il superamento dei disallineamenti fra i crediti riconosciuti dal Comune e quelli vantati dalle società partecipate che dagli oltre 70 milioni del 2016 si riducono ad appena 1 milione e 400 mila euro".
Sullo scottante tema dei crediti, con il bilancio consolidato 2017, sono stati riconosciuti alle società partecipate crediti per 28 milioni di euro "già accantonati in sede di rendiconto 2017 e sono stati accantonati nel bilancio di previsione 2018/2020 del Comune 42 milioni 494 mila a fronte dei crediti stralciati dai bilanci delle società".
"Tutto ciò - puntualizza il Comune - a fronte dell’impegno assunto in sede di approvazione del consolidato 2016 di superare gli annosi contrasti fra il dare e l’avere tra il Comune e le proprie società partecipate e di intraprendere un percorso trasparente e di rilancio del Gruppo Comune di Palermo".
E se ad oggi il patrimonio comunale comprende oltre 2 miliardi e 300 milioni di immobilizzazioni e oltre 900 milioni di attivo circolante, i debiti diminuiscono "di oltre 46 milioni". Un dato significativo che va letto alla luce del miliardo di euro di fondo svalutazione a garanzia del rischio insolvenza dei debitori e che consentirà di assorbire l’impatto sul patrimonio delle recenti disposizioni normative sulla rottamazione dei ruoli ".
"Ancora una tappa della gestione unitaria dell’amministrazione comunale e delle strategiche aziende pubbliche secondo una scelta politica radicalmente contraria a gestioni private o separate e fuori controllo", ha dichiarato il Sindaco, Leoluca Orlando. "Abbiamo mantenuto - ha sottolineato l'Assessore al Bilancio, Antonino Gentile - l’impegno di fare luce sui rapporti con le partecipate".
Gentile sottolinea il "grande risultato" dovuto alla "fermezza e alla determinazione dimostrata dall’amministrazione che risponde così alle sollecitazioni degli organi di controllo e pone le premesse per il cambiamento". "Dopo l’operazione trasparenza, deve iniziare quella del rilancio. Il 2019 sarà l’anno della presentazione dei nuovi piani aziendali in cui devono essere indicati gli interventi da attuare e i riflessi sui ricavi e sui costi nonché sull’organizzazione del lavoro - conclude Gentile - Dovranno essere rivisti i contratti di servizio, nell’ottica dell’efficientamento e del miglioramento della qualità delle prestazioni".
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