PALERMO. Un contenzioso da 35 milioni col Comune di Palermo per una causa intentata da oltre 500 agenti della polizia municipale, come riporta il Giornale di Sicilia di oggi, e almeno 24 milioni di crediti delle partecipate senza copertura. La denuncia parte dal gruppo consiliare del movimento 5 stelle Palermo che ha annunciato un esposto nel corso di una conferenza stampa.
"La situazione è grave e pericolosa - ha detto Ugo Forello, capogruppo del movimento 5 stelle di Palermo e componente della commissione Bilancio - è difficile che il Comune ne possa uscire indenne, presenteremo un esposto per il mancato versamento delle indennità agli agenti. A due giorni di distanza dal caso sollevato da M5s Palermo sugli affidamenti diretti nel settore cultura, con oltre 3 milioni di euro e 113 ordinanze dirigenziali che hanno distribuito fondi senza bandi pubblici, il nostro gruppo denuncia il rischio di un buco di circa 35 milioni di euro nel bilancio del Comune di Palermo. È questo, infatti, il valore della causa che oltre 500 agenti di polizia municipale hanno intentato nei confronti del Comune. Da mesi il nostro consigliere Igor Gelarda ha denunciato il mancato indennizzo agli agenti".
"La cosa grave è che il 10 maggio si terrà la prima udienza - prosegue Forello - e ad oggi non è stato considerato alcun accantonamento di somme nel cosiddetto fondo rischi. Il problema delle casse del Comune è ulteriormente aggravato dalla proposta di bilancio consolidato in definizione: il disallineamento al 2016 è di circa 42 milioni di euro, dei quali oltre 24 milioni sono ad oggi sprovvisti di copertura, in quanto la Rap, l'Amat e l'Amap hanno rinviato al mittente la richiesta di cancellazione dei crediti contestati. Questi soldi il Comune non li ha - aggiunge Forello - al 28 marzo 2018 l'amministrazione ha già utilizzato tutte le somme disponibili del fondo di riserva per 'esigenze straordinarie di bilancio', si tratta di quasi due milioni di euro, ma non si capisce per quali finalità sono state spese e l'anticipazione di cassa ad aprile ha raggiunto la quota di 80 milioni di euro. Chiediamo un'operazione verità, ma il primo passaggio è riconoscere la crisi, presto annunceremo altre iniziative".
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