PALERMO. Si è svolto al teatro Don Bosco Ranchibile il confronto fra i candidati sindaco di Palermo. Un incontro organizzato dalla Rete sinodale della Comunicazione, Cultura, Educazione e Pastorale Sociale e del Lavoro (CEC) che ha visto protagonista l’arcivescovo Corrado Lorefice. Una manifestazione aperta al pubblico coordinata da Giuseppe Savagnone, coordinatore della rete CEC.
Dieci minuti di tempo ciascuno per raccontare la propria visione della città, affrontando le istanze lanciate dall'arcivescovo, con un bambino, Giuseppe, di 10 anni, che ha estratto a sorte la lettera del candidato che ha esordito a parlare.
"Speriamo che questo sia il primo di tanti confronti, perché credo che la città abbia bisogno di conoscere diversi programmi e progetti. Prendo questo come un invito, Palermo ha bisogno di ritrovare un senso di comunità, e chi meglio dell'Arcidiocesi può essere l'interprete", ha detto il leader de I coraggiosi, Fabrizio Ferrandelli.
"Questa è un'occasione per registrare l'avanzamento di una città che non vuole ripiombare nella palude", ha affermato Leoluca Orlando, che corre per essere riconfermato.
"Prima vengono i palermitani. Ben venga Palermo capitale dell'accoglienza, ma una città va amministrata come un buon padre di famiglia che deve pensare per prima cosa ai cittadini palermitani - ha osservato il candidato Ismaele La Vardera - Come accogliere se abbiamo realtà come Zen, Borgonuovo e le periferie abbandonate a loro stesse?".
"Abbiamo avviato un'esperienza che prevede la partecipazione dei cittadini per un'inversione di marcia su attività produttive, lavoro e politiche abitative a Palermo", ha sostenuto il candidato pentastellato Ugo Forello.
"Non possiamo piangerci addosso. Dobbiamo aiutare le famiglie e avere servizi per questo - ha detto Ciro Lomonte, candidato di "Siciliani liberi" - Questa città è costruita male ed è destinata a crollare. Tutte le case sono a rischio, dobbiamo avere il coraggio di fare dei piani regolatori per modificare il sistema viario di questa città".
L'ultima a parlare è stata l'unica candidata donna, Nadia Spallitta. Partecipazione dei cittadini, contrasto alla povertà, cultura, orti urbani e raccolta differenziata sono alcuni dei temi toccati dalla candidata sostenuta dai Verdi.
Non è presente Tony Troja, candidato sindaco con la lista "SìAmo Palermo": "Io non sono stato invitato al confronto pubblico tra i candidati. Ho inviato una mail alla diocesi che mi ha risposto cosi: "Abbiamo coinvolto i candidati che vedevamo. A voi le conclusioni...".
Sulla sua pagina Facebook protestano i sostenitori che lo incoraggiano ad andare comunque all'incontro, aperto al pubblico, ma Troja risponde: "A saperlo prima. Ho già preso impegno per un'intervista. Io lavoro di calendario, altrimenti la mia credibilità va a farsi fregare".
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