PALERMO. «A quattro giorni dal termine delle votazioni per il segretario nazionale del Partito democratico nei circoli territoriali nella provincia di Palermo si è espresso il 62% degli aventi diritto. Matteo Renzi ha ottenuto il 74,7%, Andrea Orlando il 19% e Michele Emiliano il 6,2%». Lo afferma, in una nota, Carmelo Miceli, segretario provinciale del Partito democratico di Palermo.
Miceli è stato oggetto ieri di pesanti insulti e minacce su Facebook. “Auguro a te e tutta la tua famiglia tutto il male possibile e spero che prima di morire soffriate le pene dell’inferno”, “Ammazzati” e “Palermitano di merda” sono alcune delle frasi scritte dopo che Miceli aveva replicato al parlamentare del M5S Alessandro Di Battista.
Di Battista si era espresso sull'accordo del Pd palermitano con il sindaco uscente di Palermo e candidato nuovamente Leoluca Orlando.
«Ci hanno detto che il governo con Alfano - ha scritto su Facebook Di Battista postando il simbolo di Democratici e Popolari - era una dura necessità perché al Paese servivano le riforme (avete visto che oscene riforme hanno fatto). E oggi, per l’ennesima volta, si smascherano».
Con questo simbolo «il PD, con Alfano, si presenterà a Palermo alle prossime elezioni. Cambiano i simboli, scendono a compromessi con la coscienza, con 'portatori di voti' e faranno sempre di più. Ci infangheranno, ci calunnieranno, proveranno ad ingannarvi prendendo le nostre idee (senza mai realizzarle). Le proveranno tutte».
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