PALERMO. «Basta. Il tempo delle scelte è arrivato. Il Pd deve sciogliere le riserve. E l’indicazione che io do, da segretario provinciale, è quella di creare con il candidato Leoluca Orlando una grande coalizione moderata e riformista, in grado di stoppare l'avanzata dei Grillini o la restaurazione del centro destra che si cela in Ferrandelli».
Carmelo Miceli, avvocato, uomo vicino a Davide Faraone, è stato da segretario del partito uno dei più fieri critici del sindaco uscente. «Mi sembra però sia giunto il momento - dice - di risanare una innaturale ferita che era nata con le primarie del 2012, prima dell'inizio del mio mandato da segretario».
Abbandona la tattica e la melina. Chiede a tutti di deporre le armi. Indica una strada «aperta da Orlando quando ci ha riconosciuti come interlocutori necessari e spianata da una prospettiva programmatica che rispetta la nostra identità, i nostri valori e, soprattutto, quello che riteniamo essere le aspettative dei cittadini palermitani».
DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI PALERMO DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia