PALERMO. «Non mi ha stupito la convocazione in commissione nazionale Antimafia. Le querele di Confindustria non mi spaventano. Sono stato querelato da Francesco Paolo Alamia e dal figlio di Ciancimino, in entrambi i casi sono state archiviate le querele». Lo ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, parlando con i giornalisti a margine di un convegno organizzato all'Ismett sul tema «Sfide e opportunità per la cura e la ricerca delle insufficienze terminali l'organo». Sabato scorso, il sindaco aveva puntato il dito contro i rischi di «gestioni private e scellerate di cosiddetti confindustriali antimafiosi». «Avere una sede giudiziaria in cui potere confermare le posizioni che ho espresso in altre sedi - ha aggiunto - come la commissione parlamentare sulle Ecomafie e davanti all'Anac, per me ormai è diventata una cosa normale».