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Ztl a Palermo, si prepara la battaglia in Consiglio

PALERMO. «Non passerà». La minaccia delle forze d’opposizione in consiglio comunale accende la battaglia sull’istituzione del pass da 120 euro per accedere nella Ztl, residenti compresi, prima ancora che la delibera della giunta Orlando approdi nelle commissioni per un esame preliminare. La partita è di quelle che verrà giocata dal primo all’ultimo secondo, senza esclusione di colpi. In ballo ci sono una rivoluzione costosa per i palermitani e la tenuta economica di un’azienda a totale partecipazione pubblica come Amat.

A lanciare il primo affondo è il capogruppo di Forza Italia, Giulio Tantillo, che boccia la proposta varata dalla giunta e inserita nel nuovo contratto di servizio dell’Amat, che dovrà passare pure dall’esame di Sala delle Lapidi. «Ci stiamo attrezzando per la modifica del contratto di servizio di Amat, la battaglia sarà durissima - annuncia -. Noi abbiamo le nostre proposte per la Ztl. Innanzitutto non esiste una relazione tecnica per capire il motivo di questa cifra, 120 euro ad auto. Quali parametri sono stati utilizzati? Riteniamo che la cifra sia esosa. Pensiamo, invece, a un costo di 50 euro per nucleo familiare; se si va oltre le due auto a famiglia, scatta una percentuale in più, il 20% (10 euro) per esempio. Mi sembra una proposta che la città potrebbe accettare di buon grado. D’altronde, se l’amministrazione pensa che questi soldi debbano servire a sostenere le spese di Amat per il tram, può stare tranquilla, perché Amat non avrà la gestione del tram, che deve essere affidata con un bando pubblico. E poi, bisogna istituire delle fasce orarie dopo le 21 o nella prima mattinata per consentire il carico e lo scarico delle merci. Non possiamo alzare un reticolato attorno al centro storico. Potremmo pure proporre di avviare una fase sperimentale gratuita per alcuni mesi, per consentire alla gente di abituarsi ai limiti stabiliti. I residenti, poi, vanno trattati in una maniera diversa: possono pagare una tantum indipendentemente dal numero di auto».

DAL GIORNALE DI SICILIA DELL'11 OTTOBRE

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