PALERMO. “Troppe irregolarità nella selezione dei dirigenti al Comune di Palermo, si fermi tutto”. E' questo, in sintesi, il succo di una interrogazione a prima firma del deputato palermitano Cinquestelle alla Camera Riccardo Nuti, diretta al ministro Madia, per sapere se la titolare del dicastero della Pubblica amministrazione non intenda attivarsi al fine di rimuovere le palesi violazioni del testo unico degli enti locali.
L'interrogazione (sottoscritta dai deputati palermitani a Montecitorio) è diretta anche al ministro degli Interni Alfano per fare chiarezza sulla vicenda che si accinge ormai a tagliare il traguardo. Il 15 giugno scorso, infatti, sono stati pubblicati sul sito del Comune i nomi dei vincitori, a dispetto dei numerosi dubbi sulla selezione, espressi anche a mezzo stampa, che avevano fatto ritenere ai più che l'operazione di reclutamento, che mira a rimpolpare gli organici del Comune con 14 dirigenti a tempo determinato, si fosse arenata.
Per segnalare le irregolarità della selezione, Nuti aveva scritto, senza successo, anche al prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo. “Che ci siano parecchi lati oscuri - afferma Nuti – è più che evidente e la cosa è confermata dal fatto che anche lo stesso segretario generale del Comune, Fabrizio Dall’Acqua ha sollevato precise perplessità”.
Dall’Acqua ha, infatti, segnalato in due occasioni (una anche in qualità di responsabile della prevenzione della corruzione al Comune) che i requisiti richiesti per le singole posizioni offerte rischierebbero ‘di apparire personalizzati e potenzialmente identificativi dei soggetti incaricandi’, evidenziando altresì la ‘irragionevolezza di alcuni requisiti di accesso’.
“Un dubbio questo – dice Nuti - sollevato anche dai presidenti degli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti della provincia di Palermo e che sembra confermato dai risultati della selezione. Su 14 dirigenti vincitori del concorso, infatti, ben 13 ricoprivano già il ruolo di funzionari all’interno del Comune, di cui, 9 erano già stati nominati referenti, in quasi tutti i casi, nei medesimi uffici dove lavoravano prima di vincere il concorso. E questo a fronte di ben 800 domande pervenute da parte anche di candidati esterni con maggiore esperienza rispetto a quella vantata da alcuni vincitori”.
Per questo nel mirino di Nuti e del M5S è finita la modifica (fatta in occasione di questa selezione) al regolamento comunale, che nella fattispecie prevede che a scegliere i vincitori non sia più una commissione ma il primo cittadino in persona.
“Per legge – afferma Nuti - le commissioni preposte al reclutamento del personale in qualsiasi pubblica amministrazione devono essere composte esclusivamente da esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti tra funzionari delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime, che non siano componenti dell'organo di direzione politica dell'amministrazione, che non ricoprano cariche politiche e che non siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali”.
E le irregolarità per il M5S non finiscono qui: la delibera che ha dato il via alla selezione nascerebbe infatti già viziata (in quanto non ha ricevuto il parere di regolarità amministrativa da parte del segretario comunale perché arrivata oltre le 48 ore previste), mentre anche la durata prevista (un anno) per gli incarichi da conferire andrebbe contro quanto statuito da una sentenza della Corte di Cassazione, secondo cui la “la durata dell'incarico non può essere inferiore a tre anni né eccedere il termine di cinque anni”. Infine la quasi totalità dei dirigenti sarebbe a tempo determinato mentre la legge stabilisce una percentuale non superiore al trenta per cento.
A rendere più indigesta la 'torta' in preparazione al Comune c'è anche la 'ciliegina' di un'appendice penale: due dei dirigenti in pectore, nel gennaio del 2015 sono stati indagati per abusivismo edilizio. Secondo l’accusa avrebbero proceduto ad una lottizzazione a Mondello, in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico. Il gip ha respinto la richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero e i due sono stati, due giorni dopo l’annuncio della vincita del concorso, rinviati a giudizio.
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