PALERMO. Con un esposto alla procura della Repubblica di Palermo e a quella della Corte dei Conti, Italia dei valori chiede alla magistratura ordinaria e a quella contabile di fare luce sulla gestione delle strisce blu a Palermo da parte di Apcoa Parking Italia e al Comune di rescindere anticipatamente il contratto con la società, che per novant'anni gestirà in città circa 2.800 stalli.
«Abbiamo depositato alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica - ha detto il consigliere di Idv e presidente della commissione Attività produttive Paolo Caracausi in conferenza stampa a Palermo - un dossier sull'affidamento ad Apcoa delle strisce blu, che in città sono affidate in parte ad Amat e in parte ad Apcoa, quest'ultima gestisce circa 2.800 stalli. In passato il Comune ha assegnato all'azienda questi stalli a fronte della realizzazione del parcheggio del Tribunale, costato 15 milioni di euro. Dai nostri calcoli l'affidamento per 90 anni delle strisce blu ad Apcoa consentirà all'azienda di guadagnare oltre 200 milioni di euro, molto di più di quanto è costato il parcheggio». «A questo si aggiunga che Apcoa - ha continuato- al contrario di quanto indicato nella convenzione, che non prevede la possibilità di fare alcuna operazione finanziaria, ha ceduto il parcheggio a una finanziaria per 10 milioni di euro».
Secondo Italia dei Valori, che un anno fa ha avviato una raccolta firme per abolire le strisce blu a Palermo, quest'ultimo aspetto configura un presupposto «per chiedere la rescissione anticipata del contratto» con la società. «Abbiamo consegnato il dossier - ha proseguito Caracausi - al sindaco e all'assessore alla mobilità. L'amministrazione ha già chiesto 1 milione e 300 mila euro per il maggior utile conseguito dall'azienda rispetto a quanto preventivato nel progetto».
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