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Ex Provincia di Palermo, la Corte dei conti passa le spese al setaccio

Individuati debiti fuori bilancio per 450 mila euro per i quali non risultano ancora individuati mezzi di finanziamento. Al centro dell’analisi della Corte dei conti anche le partecipazioni in società in costante perdita d’esercizio

PALERMO. La Corte dei conti passa al setaccio il bilancio 2012 dell’allora Provincia e lo stronca su più voci. Dalla gestione di competenza chiusa con un disavanzo di oltre 25 milioni alla «notevole incidenza» delle spese per il personale. Dai quasi 500 mila euro di debiti fuori bilancio al negativo rendimento delle società partecipate. Sedici le criticità individuate dalla Sezione di controllo nel consuntivo dell’ultimo anno con Giovanni Avanti alla guida di Palazzo Comitini, prima dell’avvento dei commissari straordinari. I magistrati Anna Luisa Carra (presidente), Daniele Caprino (consigliere) e Francesco Antonino Cancilla, nella relazione depositata lo scorso 3 marzo, hanno disposto che l’ente dovrà trasmettere ai giudici le misure correttive.

Ecco i principali punti contestati: ritardo del rendiconto; spese di personale superiori del 45% rispetto alle entrate correnti (il limite tollerato è del 38%); spese di competenza con un rosso di oltre 25 milioni; flussi di cassa con un saldo negativo di quasi 10 milioni; residui attivi vetusti ovvero crediti pari a 112 milioni di euro ma senza un fondo accantonamento rischi; debiti fuori bilancio per 450 mila euro per i quali non risultano ancora individuati mezzi di finanziamento; partecipazioni in società in costante perdita d’esercizio; discordanza fra il totale delle spese di rappresentanza comunicate dall’ente (57 mila euro) e quelle effettivamente sostenute (680 mila euro).

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