TERMINI IMERESE. Il no del consigliere Carmelo Militello alla carica di assessore, un paio di settimane fa, è consequenziale alla condotta del sindaco Totò Burrafato che non avrebbe rispettato il documento programmatico stipulato con la coalizione prima delle elezioni amministrative.
Lo spiega lo stesso Militello, primo degli eletti alle ultime elezioni e componente del gruppo Termini Insieme, in una nota in cui afferma: «Le poltrone non mi interessano. Contano il rispetto degli impegni presi con i cittadini e le forze sociali che mi hanno eletto».
Il sindaco «mi designò come assessore e vicesindaco – racconta Militello –, non sono stato certo io a propormi per questo incarico. E, nell'indicare il mio ruolo all'interno della giunta, sottoscrisse con i segretari e i coordinatori delle liste della sua coalizione una piattaforma programmatica da realizzare non appena si fosse insediato. Questi accordi non sono stati rispettati e a questo punto senza esitazioni ho rinunciato alla carica di assessore. Tenere fede alla parola data ha per me ancora un valore imprescindibile».
Si è così incrinato il rapporto, soprattutto quando «Burrafato – continua Militello - ha anche iniziato a sostenere il falso, ad esempio che io avrei chiesto di essere il vicesindaco (è stato lui a propormelo), che non mi sarei dimesso da consigliere. Probabilmente dietro queste affermazioni c'erano dei giochi di palazzo che a me, per indole, infastidiscono e intristiscono».
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