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Il cannolo celebrato come un re. Una dolcezza senza tempo

Sabato sarà protagonista di un cooking show, di una degustazione gratuita e di un contest. Una vetrina per i maestri artigiani pasticcieri

Cannoli siciliani tricolori preparati in occasione della riapertura di porta San Pancrazio dove e' stato allestito il Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina, a Roma, 17 marzo 2011. Tanti, in fila, stamattina al Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina, a Roma. Così tanti che si e' resa necessaria l'apertura anticipata di ben cinque ore. ANSA / FABIO CAMPANA

Il Carnevale a Casteldaccia è una delle feste più attese dell'anno, e come in tutte le grandi celebrazioni tradizionali, la gastronomia gioca un ruolo fondamentale. I dolci carnevaleschi sono una vera e propria delizia per il palato e rappresentano un aspetto imprescindibile della festa. Sabato sarà protagonista a Casteldaccia di un cooking show, di una degustazione e di un contest. Tra i dolci più iconici ci sono sicuramente il cannolo ma anche le chiacchiere, due preparazioni che, pur nella loro apparente semplicità, raccontano secoli di storia, cultura e tradizione della Sicilia.

Il cannolo è probabilmente il dolce siciliano per eccellenza e uno dei più apprezzati al mondo. Sebbene sia un dolce che viene consumato durante tutto l'anno, il Carnevale è uno dei momenti in cui il suo sapore e la sua tradizione sono celebrati con particolare fervore. Ha radici che affondano nel periodo arabo della Sicilia, ma la forma e la ricetta attuale risalgono al periodo medievale. Il termine «cannolo» deriva dalla parola «canna», in riferimento al tubicino di canna che veniva utilizzato per formare il guscio croccante del dolce. Il cannolo siciliano è composto da una crosta croccante e dorata, che accoglie al suo interno una crema ricca di ricotta fresca, zucchero, cioccolato, frutta candita e, in alcune varianti, pistacchio. La ricotta, ingrediente fondamentale, è quella fresca di pecora, che conferisce al dolce una cremosità unica e un sapore delicato, ma intenso al tempo stesso. La tradizione vuole che la ricotta venga setacciata e amalgamata con lo zucchero, per ottenere una crema morbida e vellutata che riempie il guscio croccante.

Il cannolo è simbolo di abbondanza, dolcezza e ricchezza della terra siciliana, unendo ingredienti locali come la ricotta, la frutta candita e il pistacchio, tipici della regione. Nonostante la sua fama internazionale, il cannolo rimane profondamente legato alle tradizioni locali. Durante il Carnevale, il dolce viene preparato in molte varianti, arricchito con elementi decorativi che riflettono la fantasia dei pasticceri. Il cannolo è perfetto per celebrare il Carnevale, un periodo di eccessi e festeggiamenti, dove la dolcezza del dolce rappresenta anche una piccola trasgressione prima della Quaresima. Un altro dolce immancabile durante il Carnevale siciliano sono le chiacchiere, conosciute con vari nomi a seconda della zona. Questo dolce, semplice ma irresistibile, è un classico di tutta Italia, ma in Sicilia ha un posto d’onore nelle tavole festive. Le chiacchiere sono preparate con una pasta sottile, che viene stesa e poi fritta in abbondante olio, per ottenere un risultato croccante e friabile. Apprezzata anche la variante al forno. Una volta cotte, le chiacchiere vengono spolverate con zucchero a velo, che le rende ancora più dolci e golose. La preparazione delle chiacchiere è un rito che coinvolge tutta la famiglia. La pasta, una volta impastata, viene tirata sottile con un mattarello o una macchina per la pasta, quindi tagliata in strisce rettangolari che vengono annodate o tagliate a losanghe. La frittura è veloce, e il risultato finale è una dolcezza leggera e croccante, che si scioglie in bocca. Nonostante la semplicità degli ingredienti – farina, uova, zucchero, burro e un po’ di liquore come il marsala – il risultato è una delizia irresistibile, perfetta per accompagnare le giornate di festa.

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