Palermo si prepara a vivere un anno straordinario nel 2025, quando diventerà la Capitale italiana del Volontariato. Un'opportunità unica per rilanciare l'impegno sociale, rigenerare la comunità e mostrare al resto d'Italia le energie positive che animano il capoluogo siciliano.
Il tema centrale è chiaro sin dal suo slogan: "Bella e pulita". Un concetto che partendo dall’aspetto della città si allarga a una visione più ampia di rinnovamento sociale e partecipazione civica. Giuditta Petrillo, presidente del Centro di Servizi per il Volontariato di Palermo (CeSVoP), non nasconde l'emozione quando descrive questo traguardo: «Non sarà una semplice occasione celebrativa, ma un anno intenso di scoperta e attivazione delle energie migliori della solidarietà. Ci prefiggiamo, infatti, di coinvolgere e contagiare tutti con lo spirito autentico del volontariato: dai semplici cittadini agli enti pubblici, dai gruppi spontanei alle organizzazioni del Terzo settore, dalle istituzioni formative alle imprese».
I numeri del volontariato a Palermo sono significativi. Secondo il Registro unico nazionale del Terzo settore, a novembre 2024 sono presenti nel territorio palermitano 2.434 enti no-profit. Di questi, 539 sono organizzazioni di volontariato (278 nel capoluogo), 800 associazioni di promozione sociale (482 nel capoluogo) e 815 imprese sociali (457 nel capoluogo).
Un movimento che, stando ai dati Istat 2021, in tutta la regione coinvolge 183.636 persone di cui circa 45.000 possono essere stimate nel palermitano. Cifre che indicano un “sommerso” quotidiano ben più ampio: tantissimi cittadini che, in modo più o meno organizzato e senza nessun tornaconto, si dedicano a fare stare meglio chi è in situazione di difficoltà e si interessano a migliorare la città.
Il programma per l'anno da Capitale del Volontariato è articolato e ambizioso. Due gli assi portanti: open day tematici nei diversi settori del volontariato (socio-sanitario, inclusione sociale, educativo, protezione civile…) e approfondimenti trasversali su temi cruciali come legalità, diritti, fede, economia sociale, integrazione e partecipazione civica.
Punto centrale del progetto sarà la costruzione di un "monumento" che non sarà statico, ma un'opera dinamica e duratura. L'idea è quella di creare segni tangibili - come murales o spazi recuperati - e potenzialmente una Fondazione di comunità che garantisca nel tempo il sostegno a progetti di rigenerazione sociale.
La rete di partner è ampia e significativa. A lanciare la candidatura di Palermo Capitale è stato il CeSVoP in collaborazione con il Comune di Palermo, la Caritas diocesana e il Forum del Terzo Settore siciliano. L’idea ha ricevuto adesione e sostegno da Fondazione Sicilia, Banca Etica, CSV Etneo, CeSV Messina, Auser Sicilia, AGe Sicilia, AVIS Sicilia, MoVI Sicilia, Fondazione San Vito, AVO Palermo e altre associazioni regionali e locali.
Mentre il riconoscimento del titolo di Capitale 2025 è giunto da CSVnet (associazione nazionale dei centri di servizio per il volontariato italiani) insieme a Caritas Italiana e Forum nazionale del Terzo settore, con il patrocinio dell’ANCI. Poi, un ruolo molto importante lo avrà anche la Regione Siciliana, così come il mondo della scuola con diversi istituti della provincia.
Nel concreto, l’evento punterà a creare momenti sia di riflessione che di esperienza. Per questo il calendario prevede una serie di appuntamenti: sei open day tra marzo e novembre che coinvolgeranno tutte le zone della città, momenti di approfondimento trasversali a carattere nazionale e locale, un grande happening giovanile sui temi della solidarietà e dell'attivismo civico. Tappe di un cammino di preparazione che è già iniziato e che è importante sottolineare oggi: come ogni 5 dicembre in tutto il mondo si celebra la Giornata mondiale del Volontariato, istituita nel 1985 dalle Nazioni Unite, per riconoscere l’impegno di tutti coloro che dedicano la propria vita al prossimo.
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