Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Uno spot racconta i 10 anni di Ke Palle: «Così abbiamo infranto il duopolio carne-burro delle arancine a Palermo»

Il cineracconto "Accade domani" firmato dal regista palermitano Giuseppe William Lombardo

Dal sogno alla realtà. La creatività e l’innovazione di Ke Palle, marchio che ha rinnovato il modo di pensare e cucinare l’arancina, prodotto di punta della tradizione culinaria palermitana, incontra l’estro e la fantasia del giovane regista palermitano Giuseppe William Lombardo.

L’unione tra il giovane maestro e Danilo Li Muli, titolare e inventore del marchio, ha dato vita al cineracconto "Accade domani", girato in occasione dei dieci anni dell’azienda, nata con lo scopo di superare la tradizione, aggiungendo ai classici due gusti, carne e burro, oltre venti nuovi condimenti, rispettando il territorio e la stagionalità. Poco più di tre minuti pensati e girati non solo per i tradizionali canali di informazione, ma anche e sopratutto per le sale cinematografiche dove è stato proiettato.

La «cinenarrazione», come ama definirla l'imprenditore, mostra il sogno e l’incubo di un bambino, Li Muli appunto, alle prese con uno scontro generazionale sulla più classica delle ricette. Il piccolo Danilo osserva la nonna preparare le arancine: affascinato dalla tecnica, dalla manualità e dall’infinita distesa di riso, la sua mente non può che viaggiare con la fantasia, immaginando nuovi gusti, sapori e odori, che potrebbero sposarsi perfettamente, rompendo e superando il duopolio carne-burro. Ma la nonna, in questo caso perfetta incarnazione della tradizione, smorza l’entusiasmo. Parte così uno studio approfondito del piccolo Danilo, lo stesso che Li Muli ha messo dietro ke Palle, raggiungendo la formula perfetta per la nuova arancina, alla cui bontà la stessa nonna dovrà arrendersi.

«Insieme a Tancredi Bua, sceneggiatore del cineracconto - spiega Lombardo - abbiamo cercato di portare nel film l’atmosfera e le sensazioni vissute da questo sognatore, e quale sognatore migliore di un bambino che da un lato segue la tradizione ma dall’altro sente l’impulso di voler trascendere e voler andare oltre. Metafora perfetta - prosegue - del bambino che c’è in tutti noi, che vuole raggiungere i suoi sogni, gli obiettivi, un tema universale. Abbiamo fatto a tutti gli effetti un piccolo film, girando con una troupe cinema per poter restituire allo spettatore l’epoca, i ricordi di Danilo e il modo in cui lui è cresciuto, cercando di dare un sapore a livello di immagine che fosse impattante».

Lavoro riuscito, che riesce a trasmettere il dietro le quinte dell’idea di Ke Palle: «Io spesso amo ripetere che chi allora ha fatto la tradizione fu un innovatore - spiega Li Muli - ad esempio la pizza non si mangia più nello stesso modo: la cucina è una stratificazione continua di errori o di modifiche e quindi devo dire che l’innovazione di andare oltre i due gusti, stando attenti al territorio e alle stagioni, è stato qualcosa di utile e di funzionale».

Lombardo è ora impegnato nel suo film di esordio, Lo Scuru, tratto dall’omonimo romanzo di Orazio Labbate pubblicato da Bompiani, che vanta un cast tutto siciliano i cui dettagli saranno svelati a breve. L’opera arriva dopo il cortometraggio La Particella fantasma, progetto di grande successo che narra della storia del fisico Ettore Majorana, scomparso improvvisamente in circostanze misteriose e mai risolte: il corto del cineasta palermitano ha fatto il giro dei festival più importanti portando il mito di Majorana sotto un punto di vista inedito, «quello della sorella - spiega il regista - poter portare in giro per il mondo, dagli Stati Uniti alla Germania la sua storia e farla conoscere ad un pubblico così vasto è stato importantissimo e ha fatto parte di un percorso molto bello di cui sono fiero e contento di come sia andato».

Persone:

Caricamento commenti

Commenta la notizia