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Polizzi per due giorni sarà la capitale dei legumi: dai fagioli ai lupini

Una precedente edizione di Slow Beans

Una vera Fagioliade: fagioli di ogni tipo (ne esistono oltre 200 varietà e 50 sono presidi SlowFood), ma sono tutti i legumi ad essere chiamati in gioco: ci sono i ceci croccanti, le lenticchie piccine piccine, le fave eleganti (come quelle di Ustica), la cicerchia che tra Catania e Ragusa è una mano di Dio; e la roveja o la piattella che conoscono solo gli intenditori; ma anche i lupini che erano protagonisti nelle commedie popolari e i fagioli azuki che sono una manna per i reni. Vanno scelti con cura, privilegiando i produttori a km 0 perché non amano «viaggiare» e sono più buoni quelli a pochi passi da casa. E se temete che vi gonfino lo stomaco, scegliete quelli decorticati che sono più digeribili; senza contare che sono perfetti nelle diete povere di sodio e ricche di proteine.

Insomma, fagiolo & co, amici dell’uomo. Se ne parlerà il prossimo fine settimana (20 e 21 agosto) a Polizzi Generosa, dove il fagiolo badda fa da padrone di casa: sarà il debutto di Slow Beans, evento itinerante che riunisce i piccoli produttori di legumi dei presìdi Slow Food e dell’Arca del Gusto. L’ultima edizione si è svolta a Capannori, vicino Lucca, da dove il vicesindaco Matteo Francesconi ha passato il testimone a Gandolfo Librizzi, sindaco di Polizzi. Non solo, ma Slow Beans si inserisce nel programma di The Road to Terra Madre, di avvicinamento a Terra Madre Salone del Gusto.

L’appuntamento madonita si giocherà quindi sul filo di salute e biodiversità. Trascurati per decenni perché considerati un cibo povero, i legumi sono ormai riconosciuti a livello internazionale come protagonisti di una dieta amica del clima e benefica per la salute. Slow Beans è quindi una rete che raggruppa centinaia di produttori, cuochi e attivisti e si svolge in contemporanea alla tradizionale Sagra delle nocciole di Polizzi Generosa: sono previsti una mostra mercato dedicata ai legumi provenienti da tutta Italia; laboratori del gusto per scoprire i tesori siciliani e le immancabili Fagioliadi, la competizione che vede sfidarsi i produttori a suon di piatti a base di legumi. Anche quest’anno non manca la partecipazione di una delegazione di produttori e attivisti della rete Slow Food in arrivo da Polonia, Bulgaria e Germania per incontrare i produttori italiani e condividere saperi e buone pratiche.

Il programma si apre a Polizzi sabato 20 alle 11 con la tavola rotonda Legumi cibo del futuro: buone pratiche delle municipalità per la promozione di diete amiche del clima che vede coinvolti esperti e rappresentanti di oltre 50 municipalità da tutta Italia, tra cui i comuni soci del Gal ISC Madonie. Tra i relatori, introdotti e moderati da Roberta Billitteri, vicepresidente di Slow Food Italia e referente dei produttori del fagiolo badda che è presidio Slow Food; l’agronomo Francesco Sottile, Claudia Paltrinieri, presidente Foodinsider, Filippo Fossati, amministratore unico di Qualità & Servizi (che ha condotto una ricerca sul campo), Gabriella Cinelli, archeochef della rete dell’Alleanza Slow Food di cuochi, Ottavia Pieretto, coordinatrice del progetto Slow Food sulla transizione proteica e Marco Del Pistoia referente rete Slow Beans.

Poi due laboratori, il primo sull’abbinamento legumi e olio; il secondo di degustazione della cicerchia, tanto amata nel catanese. Domenica, via alle Fagioliadi, la competizione che vede i produttori sfidarsi per la ricetta leguminosa più originale. Pubblico e giuria tecnica decreteranno il vincitore.

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