Fa politica nel suo paese, Campofelice di Fitalia, da quando era adolescente: nel 1997, a 18 anni, eletta consigliere comunale. È sempre stata appassionata di politica Piera Loiacono, arrestata oggi dai carabinieri di Palermo con l'accusa di aver fatto da tramite fra il candidato alle Regionali, Salvatore Ferrigno e il boss Giuseppe Lo Duca.
Così appassionata da candidarsi anche alla presidenza della Regione Siciliana, nel 2017. In quella campagna elettorale si definiva democratica e cristiana «alla maniera di Giuseppe Alessi e Giulio Andreotti» ma anche «autonomista».
Appena maggiorenne, dopo l'elezioni in Consiglio a Campofelice ricoprì anche la carica di assessore ai Lavori pubblici. Di nuovo assessore nel 2002m ai Servizi sociali, e dal 2007 al 2012 al Bilancio.
«Io sono una 'picciuttiedda' di paese - così si raccontava Loiacono in occasione della sua candidatura a Palazzo d'Orleans -, che fa politica da quando aveva 5 anni ho deciso di candidarmi alla presidenza per raccogliere le istanze sociali, politiche, economiche drammatiche della Sicilia. Ho rifiutato la candidatura a sindaco. Guardo alla gente e al presente. Non piace guardare al futuro, guardo all’oggi, perché, da cattolica praticante, penso che il futuro è nelle mani di Dio, il presente in quelle degli uomini».
Poi l'amicizia con Ferrigno di cui è stata una grande sponsor nella campagna elettorale per le Regionali di quest'anno, solo di queste notte le foto e un video dei festeggiamenti in cui Loiacono e il candidato sono insieme. Post accompagnati da un messaggio: «La Vera Amicizia dura per Sempre! Dall’America alla Sicilia per lottare insieme per la Provincia di Palermo e per tutta la Regione!!! Votare nella scheda verde : FERRIGNO, voterete per Me!!!».
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