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Crosetto di Fratelli d'Italia a Palermo: «Giustizia staccata da alcune logiche»

«Mi chiedo perché questo provvedimento di arresto è arrivato a pochi giorni dal voto», dice parlando dell'inchiesta che ha portato ai domiciliari la candidata del suo partito Barbara Mirabella

Guido Crosetto

«È stata una campagna elettorale incentrata sul passato per dire “arriva il mostro” e delegittimare Giorgia Meloni, non si è parlato di contenuti. La delegittimazione è anche fuori dai confini nazionali facendo un danno drammatico all’Italia anche perché Meloni sarà premier e la politica sarà riuscita a inquinare i pozzi». Lo ha detto Guido Crosetto, tra i fondatori di Fratelli d’Italia, rispondendo ai cronisti a Palermo, dove si trova per la campagna elettorale.

Sull’arresto di ieri a Catania della candidata di FdI all’Ars Barbara Mirabella, ha detto: «Io sono garantista, mi chiedo perché questo provvedimento di arresto non sia stato emesso tre mesi fa, o un mese fa ed è invece arrivato a pochi giorni dal voto. Quando accadono episodi con queste tempistiche rimane l'amaro in bocca, penso ad una giustizia staccata da alcune logiche».

Poi ha parlato del Piano nazionale di ripresa e resilienza: «Ogni tentativo di correzione del Pnrr - ha detto - è un rischio, ma esiste la possibilità di fare un tagliando. La domanda è: esiste un solo prezzo uguale a quello di tre anni fa? No, tutto è aumentato, molti Paesi stanno ponendo questo tema ed è un punto nodale». E sul voto disgiunto: «È impensabile il voto disgiunto, sarebbe suicidio politico. Il centrodestra ha interesse a vincere in Sicilia e alle nazionali».

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