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Almaviva, niente intesa: il futuro di 388 lavoratori di Palermo e Catania appeso a un filo

I sindacati dicono no all'incentivo all'esodo, sfuma al momento il passaggio al call center del servizio 116117 proposto dalla Regione. La Cig scadrà il 31 luglio

Una delle proteste dei lavoratori Almaviva

Si è conclusa con un mancato accordo la procedura Almaviva Contact al tavolo ministeriale di oggi. Lo rende noto la società: «L’ulteriore disponibilità dell’azienda, in caso di esito positivo della procedura che si chiudeva con l’incontro di oggi, a destinare ai lavoratori, attraverso lo strumento dell’incentivo all’esodo, l’ammontare di circa quattro milioni di euro per accompagnare l’indennità Naspi non è stata accolta dalle organizzazioni sindacali. La vertenza riguarda 487 lavoratori in Italia, 388 dei quali a Palermo e Catania.

«La proposta - spiega Almaviva Contact - avrebbe consentito all’intera platea dei lavoratori di ricevere per i prossimi due anni un trattamento economico superiore a quello attualmente percepito, assicurando continuità e stabilità del reddito per un ampio arco temporale utile a realizzare le iniziative di ricollocamento preannunciate dalle istituzioni competenti. Il diniego sindacale è giunto dopo ore di trattativa, nonostante il termine della cassa integrazione per cessazione sia previsto per il 31 luglio e nonostante l’accordo del 7 gennaio 2025 sottoscritto in sede ministeriale avesse sancito il comune impegno a non richiedere ulteriori proroghe per un ammortizzatore conservativo già ampiamente prorogato ed in deroga».

«Almaviva Contact - conclude l’azienda - ha sempre perseguito la strada della responsabilità e della collaborazione istituzionale, contribuendo sia pur in condizioni critiche a garantire una gestione dei lavoratori in chiave di sostenibilità sociale, di fronte alla chiusura sindacale non può che prendere atto della conclusione della procedura con esito negativo».

«I sindacati, ancora una volta, hanno preferito chiudere ogni possibilità di confronto, respingendo una proposta concreta che avrebbe garantito la proroga degli ammortizzatori sociali fino al 30 novembre e assicurato, a una parte dei lavoratori di Almaviva Contact, un reddito stabile e dignitoso attraverso il progetto promosso dalla Regione Siciliana - dice il presidente della Renato Schifani, commentando il no dei sindacati alla proposta avanzata - Il governo regionale, grazie all’impegno dell’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo, che ringrazio, ha elaborato in sinergia con l’assessorato alla Salute un piano approvato dal ministero competente, finalizzato all’attivazione del numero unico 116117. Un progetto serio, capace di offrire nuova occupazione a Palermo e Catania. La Regione è presente e continuerà a esserlo, ma chi rifiuta ogni forma di mediazione si assume la responsabilità di lasciare i lavoratori senza prospettive». Il presidente Schifani ha voluto poi rivolgere un ringraziamento anche al ministro del Lavoro, Marina Calderone.

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