
«Destinare una parte della tassa di soggiorno per rafforzare la sicurezza a Palermo, soprattutto nelle aree a vocazione turistica». Lo chiede Rosa Di Stefano, presidente di Federalberghi Palermo.
«La sicurezza non è un dettaglio. È il primo vero gesto di accoglienza - continua Di Stefano - È tempo di smettere di raccontare Palermo come una città turistica, se poi chi la visita o ci lavora non si sente al sicuro mentre passeggia nei vicoli del centro storico. Per questo, chiediamo che una parte del gettito della tassa di soggiorno, il cui incasso per il 2024 ha superato sei milioni di euro, venga destinata concretamente al rafforzamento della sicurezza urbana nelle aree a vocazione turistica, con investimenti immediati in illuminazione, videosorveglianza intelligente, pattugliamenti, riqualificazione urbana e presìdi di prossimità».
Già a marzo, Federalberghi Palermo, ha lanciato il primo allarme e segnalato la crescente fragilità del contesto urbano, nella speranza che si aprisse subito un confronto operativo. «Oggi, - aggiunge - dopo i recenti episodi di violenza che hanno colpito anche attività commerciali e turisti, quell'allarme non è più una previsione, è una realtà sotto gli occhi di tutti».
Secondo la presidente degli albergatori palermitani «destinare una quota della tassa di soggiorno a questi obiettivi di sicurezza è un atto di giustizia verso la città, verso chi la ama e verso chi la sceglie. Perché Palermo ha tutte le potenzialità per essere un modello di accoglienza consapevole».
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