
Mentre le ruspe, poco per volta, liberano la costa dalle case abusive, a Carini si lavora per accogliere chi di quel litorale finora negato vorrà godere nel rispetto della natura. In un territorio privo di alberghi, da quando diversi anni fa l’Azzolini di Villagrazia chiuse i battenti, arriva dall’amministrazione municipale, guidata dal sindaco Giovì Monteleone. il via libera per la realizzazione di una struttura ricettiva vicina al mare, in zona Piraineto,
Obiettivo attrarre i flussi turistici e non solo in estate, grazie anche alle prospettive che lascia intravedere il progetto per il polo biomedico a Carini. «Anche in vista della realizzazione del centro Rimed - spiega l’assessore comunale alle Attività produttive Valeria Gambino - avremo bisogno di adeguate strutture ricettive. La salvaguardia del territorio in corso deve essere accompagnata da un impegno finalizzato ad accogliere i turisti, anche perché Carini ha 50 mila abitanti e si trova a meno di 5 minuti dall’aeroporto».
Se questa è la strategia, di fronte al progetto di un hotel in un’area di Piraineto (previsti 188 posti letto, lavori al via già in estate), l’amministrazione è stata pronta a dire sì, dopo averlo esaminato. «Abbiamo compiuto tutti gli atti propedeutici e di questo ringrazio gli uffici per l’impegno e la professionalità dimostrati», prosegue l’assessore Gambino. Il terreno, rende noto l’esponente della giunta Monteleone, è da quindici anni al centro di varie controversie. L'amministrazione comunale, infatti, in passato, ha bocciato un progetto di edilizia residenziale, non conforme al piano regolatore. Da lì la decisione di un gruppo di imprenditori privati di assecondare la volontà dell’amministrazione: «Vicino al mare niente ville - conclude Valeria Gambino - ma un albergo che mantenga un rapporto armonico con l’ambiente».
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