
Sit-in e terzo sciopero contro la situazione di stallo alla Gesap, la società di gestione dell’aeroporto di Palermo, a seguito delle dimissioni dell’amministratore delegato Vito Riggio. Accusano i sindacati: «Da mesi attendiamo invano una risposta dal sindaco di Palermo alla nostra formale richiesta di incontro.
Un silenzio istituzionale assordante, soprattutto alla luce della grave situazione che sta vivendo Gesap, la società che gestisce l’aeroporto internazionale 'Falcone e Borsellinò». Denunciano la mancanza di confronto con l’amministrazione i rappresentanti di Filt Cgil Palermo, Fit Cisl Palermo Trapani, Uil Trasporto Aereo, Ugl Trasporto Aereo e Legea Cisal, assieme ai rappresentanti di aziendali di Gesap, che annunciano nuove iniziative di mobilitazione. A cominciare da un sit-in di protesta che si terrà nei prossimi giorni, per sensibilizzare sindaco della Città metropolitana e consiglio comunale a una presa di posizione «chiara e responsabile».
Fino alla proclamazione di una terza azione di sciopero, di 24 ore, per il prossimo 11 luglio, da parte di tutto il personale Gesap. «Gesap è una società con caratteristiche uniche, nell’ambito dello scalo palermitano: ha l’onere di garantire il funzionamento dell’aeroporto, curarne l’immagine, attrarre investimenti ed è, allo stesso tempo, una delle poche aziende a capitale pubblico che produce utili. La sua funzione è strategica per lo sviluppo economico e occupazionale della Sicilia occidentale», affermano i segretari di Filt Cgil Palermo Fabio Lo Monaco, Fit Cisl Palermo Trapani Concetta Arduino, Uil Trasporti Katia Di Cristina, Ugl Trasporto Aereo Domenico De Cosimo e Legea Cisal Gianluca Colombino e Giacomo De Luca, insieme ai rappresentanti sindacali aziendali di Gesap Giuseppe Panettino (Filt Cgil), Manlio Viscardi (Fit Cisl), Renata Alessandra (Uil Trasporti), Marcello Carlisi (Ugl Trasporto Aereo) e Santino Russo (Legea Cisal).
«Proprio per questo - aggiungono i rappresentanti sindacali - la società non può rimanere priva di un amministratore delegato, specialmente con la stagione estiva ormai iniziata, per logiche di mera spartizione partitica. Serve invece una volontà politica chiara e trasparente che garantisca una governance stabile e all’altezza delle sfide. Alla preoccupante assenza di direzione, si sommano le ragioni profonde che hanno portato alla proclamazione di una terza azione di sciopero per il prossimo 11 luglio».
Le motivazioni dello sciopero sono «gravi e documentate» e i sindacati le elencano tutte: delegittimazione del tavolo sindacale da parte dell’azienda, che da tempo evita sistematicamente ogni confronto con le organizzazioni sindacali. Mancata attuazione del Piano strategico di riqualificazione e del Piano di formazione previsti dal contratto di espansione sottoscritto anche con il ministero del Lavoro. Mancato confronto sul corretto inquadramento del personale, con conseguente aumento del contenzioso giudiziario da parte dei lavoratori. Scelte unilaterali sull'organizzazione del lavoro, senza alcun coinvolgimento delle parti sociali e in violazione degli accordi sottoscritti. Attribuzione retroattiva di incarichi e benefici economici a singoli lavoratori, senza trasparenza e con criteri non condivisi.
«La vertenza - spiegano ancora - ha seguito tutte le tappe previste dalla normativa: le procedure di raffreddamento, l’intervento della Prefettura e la comunicazione agli enti competenti. Tuttavia, la chiusura aziendale e l’assenza di risposte rendono inevitabile la mobilitazione. I lavoratori non accettano che il futuro dell’aeroporto venga ostacolato da inerzie e interessi politici. Gesap ha bisogno di una guida autorevole, non di stallo e incertezza».
Mrg
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