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Truffe su conti e carte, quando è l’intermediario finanziario a risarcire il cliente

Il collegio dell’arbitro bancario finanziario di Palermo, uno dei sette presenti sul territorio nazionale, nel corso del 2024 ha pubblicato 1.340 decisioni

Gabriele Urzì

Il collegio dell’arbitro bancario finanziario di Palermo, uno dei sette presenti sul territorio nazionale, nel corso del 2024 ha pubblicato 1.340 decisioni. Nel dettaglio 118 hanno riguardato bancomat e carte di debito, 87 carte di credito, 27 credito ai consumatori, 33 bonifici e ben 735 cessioni del quinto di cui 301 estinzioni e 410 rimborsi di oneri per estinzione anticipata.

«Il collegio di Palermo ha pubblicato, come fa periodicamente, una serie di decisioni nelle quali l’intermediario finanziario spesso viene condannato al risarcimento - spiega Gabriele Urzì dirigente nazionale Fabi e responsabile salute e sicurezza Fabi Palermo - Solo a titolo esemplificativo, riguardo all’uso fraudolento di bancomat e carte di credito, si riscontrano condanne alla restituzione anche in accoglimento parziale dei ricorsi, a carico di banche, poste e finanziarie, di somme anche ingenti: 6.350,50 euro, 709 euro, 16.222,47 euro e ben 29.670 euro. Scorrendo l’elenco delle decisioni con riguardo a uso fraudolento di bancomat e carte di credito e pagamenti on line, phishing, smishing, vishing il collegio di Palermo ha dichiarato ad esempio un intermediario tenuto alla restituzione di 865 euro».

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