La riorganizzazione aziendale non parte, il contratto di espansione siglato un anno e mezzo fa viene applicato solo in minima parte. E tra lunghe attese e rinvii continui, alla Gesap, società di gestione dell’aeroporto di Palermo, dove ancora si aspetta la nomina dell’amministratore delegato, i problemi rimangono irrisolti.
Tanto che i sindacati vanno dritti verso lo sciopero. Si è concluso di fatto con esito negativo l’incontro con la Prefettura, convocato per la seconda fase della procedura di raffreddamento e conciliazione, promosso da Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl Trasporto Aereo. Ne danno notizia le organizzazioni sindacali in una nota. «Da anni i lavoratori di Gesap attendono chiarezza sul loro futuro e su quello della società, sulle prospettive di sviluppo dell’azienda, sul piano industriale, sulle possibilità di crescita occupazionale e sulle aspettative professionali e di carriera», dicono Fabio Lo Monaco (Filt Cgil), Antonio Dei Bardi (Fit Cisl), Katia Di Cristina (Uil Trasporti) e Domenico De Cosimo (Ugl T.a.). (
«Ci troviamo a constatare l’ennesimo rinvio - proseguono i rappresentanti sindacali - nell’affrontare problematiche irrisolte da anni, come il corretto inquadramento giuridico ed economico del personale, una gestione trasparente, e la riqualificazione professionale dei lavoratori.
Tuttavia, queste istanze non hanno mai visto la luce a causa dei reiterati stop da parte del Consiglio di Amministrazione di Gesap». A oltre un anno dalla sottoscrizione del contratto di espansione, i seguenti punti rimangono totalmente inevasi: l’adattamento della struttura organizzativa alle richieste di mercato, il miglioramento delle competenze professionali del personale, il ricambio generazionale attraverso piani di uscite anticipate e nuove assunzioni e l’attivazione effettiva dell’organismo bilaterale per la supervisione del piano di riorganizzazione, formazione e uscite anticipate.
La situazione è ulteriormente aggravata dalla perdurante incertezza sul piano di governance aziendale. «Ad oggi, Gesap, dopo diversi mesi, è ancora ferma nell’attesa che venga nominato un amministratore delegato - sottolineano i sindacati - questa assenza blocca ogni possibile progresso e, comunque, non si ha la certezza che un’eventuale nomina possa sbloccare in tempi brevi la situazione dell’organizzazione della stessa società».
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