«La manovra contiene tagli alla spesa sociale, al welfare, alla sanità, alla scuola, all’ istruzione e all’università, ai trasporti, tagli programmati per 7 anni, col patto di stabilità, una vera e propria carestia programmata. Si programma la riduzione dei poteri di acquisto di stipendi e pensioni, pensiamo al rinnovo del contratto del pubblico impiego delle funzioni centrali, rinnovato con solo il 6% delle risorse a fronte del 17% di inflazione».
Lo dice il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo. “Quindi il governo - aggiunge - è contro le lavoratrici e i lavoratori. Non solo programma tagli ma aumenta naturalmente le spese, come quelle militari: 7,4 miliardi di euro nel prossimo triennio, da qui al 2039, 35 miliardi. Quindi si abbassa il costo del lavoro per consentire alle imprese di competere sui mercati. Di fatto, si fa profitto sulle spalle delle persone, che per lavorare oggi sono più povere.
Negli ultimi due anni, da quando c’è il governo Meloni, il potere d’acquisto di stipendi e pensioni è diminuito del 15 per cento. Da un lato diminuiscono la possibilità di fare spesa, quindi anche spese alimentari e di beni energetici, e dall’altra parte si programmano spese inutili come quelle militari che vanno incontro ad uno scenario di guerra, in cui l’Italia invece di fare una parte positiva dal punto di vista della diplomazia sta dentro questi meccanismi».
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